Persone innamorate di uno o più oggetti. Qualcosa di più di una passione feticista, ma vere e proprie relazioni. Il quotidiano londinese “The Sun” dedica un’inchiesta al fenomeno degli objectophiles: così vengono definite le persone che soffrono di questa sorta di malattia paragonabile all’autismo. Il fenomeno viene studiato da tempo: nel 1877 un giardiniere venne arrestato perché stava cercando di avere rapporti sessuali con una copia della Venere di Milo. Più recentemente, l’americano Edward Smith ha dichiarato il suo amore per la sua Volkswagen Beetle color vaniglia, ammettendo di aver avuto “relazioni” con molti veicoli.
Il grande amore di Smith sono le auto, ma ricorda che la sua esperienza sessuale più intensa è stata “fare l’amore” con un elicottero della serie Tn degli anni Ottanta Airwolf. Edward ha dichiarato al Sun: “Arrivo ad apprezzare la bellezza di un’auto fino al punto che quello che sento è un’espressione di amore. Scrivo poesie per le automobili, canto per loro e parlo con loro come con le fidanzate”.
“Io non sono malata e le auto sono tra le mie preferite”, dice invece Leeds Amanda Whittaker incantata da una copia della statua della libertà.
C’è chi aveva una passione per il muro di Berlino e chi per la Torre Eiffel tanto da prenderne il cognome. Erika LeBrie ha giurato il suo amore eterno per la torre francese cambiando addirittura il suo cognome da LeBrie a Eiffel e ha fondato il gruppo “Objectum Sexuality Internationale” che oltre 40 membri e un sito web. Ad amare le cose sembrano essere più le donne degli uomini.