I vetri sono troppo sporchi, chi li pulisce? Il treno parte con mezz’ora di ritardo
Alessandro Cicuta
Il treno non parte perché i vetri sono troppo sporchi. È questa l’incredibile storia del diretto n. 12878 che martedì 13 marzo avrebbe dovuto partire da Catania alle 14 in direzione Messina. Peccato che il treno sia rimasto a lungo fermo sui binari e che abbia rischiato di essere cancellato. Il motivo? I vetri del locomotore erano troppo sporchi e non si trovava un addetto alla pulizia del lunotto. La denuncia arriva da Giosuè Malaponti, coordinatore del Comitato pendolari Messina-Catania-Siracusa. “Dopo varie proteste da parte dei pendolari”, spiega Malaponti, “circa un centinaio, e dopo che il sottoscritto ha prontamente informato la Direzione Regionale di Trenitalia di quanto stava accadendo alla stazione di Catania, finalmente alle 14,25 trovato il personale addetto alla pulizia, veniva ripulito il vetro del locomotore e così il treno diretto Catania-Messina, scampata la soppressione, partiva da Catania avendo accumulato circa 36 minuti di ritardo”.
Il coordinatore del Comitato pendolari mette in evidenza che “il treno in questione sosta in stazione almeno tre ore prima della sua partenza”. Ma i disagi, per i pendolari, non sono finiti qui, visto che a causa del ritardo accumulato dal diretto per Messina, il treno regionale n.12880 è delle ore 14.20 è partito da Catania alle 14.54 con 34 minuti di ritardo. “A chi addossare le responsabilità di questi ritardi?”, chiede il coordinatore del Comitato pendolari. “E le coincidenze perse e i disagi subiti dall’utenza a causa di questi ritardi a chi vanno addebitate? Non è possibile cancellare, sopprimere, procurare ritardi all’utenza solo perché qualcuno non ottempera in maniera pronta e precisa a svolgere il proprio lavoro. Non è più sostenibile da parte dell’utenza subire queste disattenzioni, disservizi, disagi senza che nessuno intervenga a tutela e a salvaguardia del diritto ad avere un servizio di trasporto efficiente ed efficace”.