Nel trasporto pubblico locale “faremo di tutto perché possano nascere grandi operatori di mercato dalle aziende locali”. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture, Corrado Passera, durante un convegno a Milano, sottolineando che “non c’è combinazione assoluta privato-buono pubblico-cattivo, però l’abnorme diffusione delle proprietà pubbliche di aziende locali è da superare”. Passera ha spiegato che il trasporto pubblico locale è uno dei settori che il Governo sta passando in rassegna per le prossime liberalizzazioni.
La proposta di Passera è stata subito accolta dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, che però avverte che “si tratta di vedere se ci sono società italiane o straniere disposte a partecipare a gare per un trasporto pubblico locale che ancora ha bisogno del sostegno pubblico”.
La possibile liberalizzazione del trasporto pubblico locale non sarà l’unica. Il Governo, ha detto Passera, intende “aprire dovunque possibile”, nella convinzione che liberalizzare e semplificare servano ad “aprire spazi di mercato, diminuire i costi e favorire il consumatore”. Il tutto per favorire lo sviluppo: senza, ha detto il ministro, “non si mette in moto l’occupazione e oggi, non solo da un punto di vista statistico, lo sviluppo non c’è”.
Tra le preoccupazioni del ministro ci sono le infrastrutture: l’eccesso di regole costa troppo, ha detto Passera, annunciando che il Governo intende mettere in campo una “azione senza pace sullo sblocco dei cantieri” e punta a creare, su tutti i progetti infrastrutturali, “una specie di trasparenza pubblica” per dire dov’è il progetto, perché è fermo, che cosa si sta facendo.
Occhi aperti anche sugli aeroporti: obiettivo del Governo, ha detto Passera, è “dare entro breve un senso alla numerosità degli aeroporti in Italia”, attuando un “rigore non su singole opere, ma su pacchetti di opere”, con la Lombardia tra le priorità.