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Ferrovie, l’Europa chiede di aprire nuove linee alla libera concorrenza

Per incoraggiare l’ingresso di nuovi operatori ferroviari nel mercato e stimolare l’offerta di servizi di qualità, il Parlamento europeo ha chiesto alla Commissione europea di presentare prima della fine del 2012 una proposta legislativa sulla separazione totale fra gestione delle infrastrutture e dei servizi di trasporto, oltre che sull’apertura dei mercati nazionali del trasporto ferroviario passeggeri alla libera concorrenza. 

La risoluzione è stata approvata con 526 voti a favore, 80 contrari e  36 astensioni. “Il sistema ferroviario deve recuperare il ritardo sugli altri mezzi di trasporto. Attualmente, la quota di mercato del trasporto ferroviario di merci nell’Unione europea non supera il 7 per cento ed è limitata all’11-12 per cento per i servizi passeggeri”, ha ricordato la relatrice italiana Debora Serracchiani, sottolineando come “per realizzare lo spazio unico europeo ferroviario sia necessario rafforzare le regole sulla concorrenza leale, in particolare per gli itinerari transfrontalieri”. In futuro ogni Stato membro dovrebbe garantire l’indipendenza e l’imparzialità dell’autorità nazionale di controllo per eliminare le pratiche concorrenziali discriminatorie, per quanto concerne le tariffe, l’attribuzione dei binari e consentendo l’accesso ai servizi correlati (come la vendita dei biglietti, gli impianti di riparazione e manutenzione, le stazioni e le stazioni di smistamento), e gli investimenti pubblici dovrebbero essere riservati esclusivamente per la rete ferroviaria. I deputati e i membri della Commissione hanno anche ritenuto necessaria la trasparenza finanziaria e la separazione contabile tra perdite e profitti fra gestori della rete e operatori del trasporto che fanno parte della stessa holding per garantire lo sviluppo della rete ferroviaria e assicurare che i fondi pubblici non siano dirottati verso attività commerciali.

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