I valori, come spiega Facile.it, sono emersi dall’analisi di circa ottocentomila richieste di preventivo giunte al sito negli ultimi tre mesi e rappresentano la conferma di un trend negativo che ha visto la percentuale delle polizze furto e incendio scendere progressivamente negli ultimi 18 mesi di oltre il 20 per cento. Due i motivi possibili per spiegare questo calo: il primo, spiega Facile.it, riguarda la crescente attenzione dei concessionari e delle case produttrici di automobili, che sempre più spesso offrono, compresa nel prezzo di vendita, anche una copertura assicurativa (per uno o più anni) di furto e incendio. Il secondo elemento che può spiegare questo drastico calo è l’aumento dei premi di Rc auto e moto – secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, l’incremento medio annuo è stato del 12 per cento – che sta portando sempre più italiani a tagliare, erroneamente, sulle coperture aggiuntive.
“Tirare la cinghia e rinunciare a una sicurezza ulteriore”, dichiara Alberto Genovese, amministratore delegato di Facile.it, “può anche portare un vantaggio sul breve periodo, ma non è, a ben vedere, la scelta più oculata. Soprattutto se abbiamo ancora delle rate da saldare, proteggere l’auto è indispensabile, per non dover incappare nel problema di pagare per un veicolo che non possediamo più”. È quindi decisamente meglio sborsare un euro al giorno, questo il costo aggiuntivo di una copertura furto e incendio, per dormire sonni tranquilli. Secondo l’analisi di Facile.it, sono le regioni in cui la RC auto in generale, e la copertura assicurativa per furto e incendio in particolare, costano di meno a richiedere in percentuale maggiore questa integrazione. Di contro, in Puglia e in Campania, regioni dove i premi assicurativi sono più elevati, questa garanzia aggiuntiva è decisamente meno richiesta.