Ma veniamo ai dati sui prezzi del trasporto pubblico. Il biglietto costa un euro a Roma, Milano e Torino, 1,10 a Napoli, contro i picchi di Stoccolma (3,73 euro), Copenaghen (2,82), Londra (2,75) e Oslo (2,67). Il confronto tra rapporto abbonamento mensile ordinario e reddito vede Milano a quota 1,02 per cento, Roma 1,22 per cento, Torino 1,50 per cento, Napoli 1,75 per cento, rispetto a Berlino con 3,47 per cento, Londra al 2,96 per cento, Madrid 1,93 per cento e Parigi 1,82 per cento.
I prezzi dei biglietti e degli abbonamenti nelle diverse regioni e città sono molto simili nonostante contesti economico-sociali e produttivi profondamente diversi.
Il prezzo del biglietto a tempo più alto è in Umbria (1,25), Sicilia (1,21) e Friuli Venezia Giulia (1,19), mentre il più basso è in Calabria (0,84), Puglia (0,91) e Trentino Altro Adige (0,98).
Il rapporto abbonamento mensile/reddito mensile (dati 2010) varia dall’1,38 per cento del Trentino Alto Adige, al 2,52 per cento dell’Umbria, al 2,48 per cento della Sicilia all’1,43 per cento in Lombardia e all’1,40 per cento nel Lazio.