“Il progetto si svilupperà ulteriormente nel corso del 2011”, ha spiegato Maullu, “con un progressivo inserimento di itinerari e guide utili al mototurista. Il mototurismo muove ogni anno circa 800mila persone in Italia e circa 160mila in Lombardia”. Un trend in costante crescita lungo le strade della Lombardia, a cui la Regione guarda con particolare interesse. “A dispetto dei pregiudizi”, prosegue l’assessore, “si tratta di un turismo discreto e attento alla tutela dell’ambiente. La Lombardia è ricca di luoghi da visitare per ogni motociclista, per un itinerario di giornata o un viaggio più lungo, sotto il denominatore comune dello spettacolo offerto dai paesaggi lombardi e dalla varietà dei percorsi. E sono sempre di più i mototuristi stranieri che attraversano i passi alpini e trascorrono le loro vacanze o i fine settimana sul territorio lombardo. Il Lago Maggiore, quello di Como e il Garda sono le mete privilegiate, ma non mancano i luoghi meno conosciuti, considerati solo di passaggio per l’automobilista. Sono, peraltro, turisti con forte capacità di spesa e questo elemento è determinante per rafforzare il comparto del commercio”.
Accanto a “Mototurismo in Lombardia”, la Regione ha presentato a Eicma lo “stato dell’arte” delle piste ciclopedonali. Un’offerta turistica che prevede una mappatura di oltre 2000 chilometri di percorsi: veri e propri road book con i percorsi dettagliati, la possibilità dell’utilizzo combinato di treno e bici, con arrivo e partenza in corrispondenza di stazioni ferroviarie. I 55 road book realizzati possono essere scaricati dal sito www.turismo.regione.lombardia.it e, grazie alla rilevazione satellitare, dal sito è inoltre possibile scaricare le tracce gps, da caricare sui dispositivi di nuova generazione, e visionare i percorsi come preview su Google Earth. I road book prodotti, che non esauriscono il ricco patrimonio in costante crescita di percorsi cicloturistici, si articolano su tutte le province lombarde e sono suddivisi in 21 percorsi naturalistici, 21 lungo le vie d’acqua, che rappresentano una delle ricchezze e peculiarità dell’offerta turistica lombarda, tre attorno ai laghi e 10 lungo le vie storiche (Via Francigena, Via Carolingia).
“Stiamo lavorando”, ha aggiunto Maullu, “attorno all’idea di promuovere, attraverso gli incentivi sui sistemi turistici e i bandi sulla competitività, i Bike Hotel che hanno servizi specifici come menù personalizzati, possibilità di garage per la propria moto e un pronto intervento per il mezzo nel caso di panne o di una veloce manutenzione; ovviamente prevedendo sconti e convenzioni per i ciclo e mototuristi. Così si può sviluppare un prodotto turistico di qualità a supporto dell’accoglienza: valorizzando le diverse tipologie di turismo e traducendo le risorse del territorio in prodotti di grande appeal con valenza nazionale e internazionale”.
I percorsi mototuristici in sintesi
Voghera, Tour dell’Oltrepò (350 km); Sesto Calende, Tour dei passi alpini (450 km); Lecco, percorso A (Valsassina e Valvarrone, 180 km), percorso B (lago e alpeggi,250 km), percorso C (Valle di San Martino, 250 km); Milano, Museo dei Trasporti, Lago Maggiore (190 km); Milano, L’Adda con Leonardo (150 km); Como, lungolago (300 km); Como, Val Cavargna e Val d’Intelvi (180 km); Milano, Lago d’Iseo e piramidi lombarde (230 km); Bergamo, Val Brembana e Val Masino (250 km); Brescia, Val Trompia (250 km); Pandino (Cr), Giro della bassa (450 km); Varese, il Varesotto (180 km).
I raod book per la bici
I percorsi naturalistici – Golena Po, Tra Mincio e Po; ciclovia Val Brembana; Colline Bergamasche; Dalla Pianura al Lago di Garda; La Lomellina tra Pavia e Vigevano; Lomellina tra il Po e la pianura; Lomellina, terre d’acqua; Lomellina, le Riserve Naturali; La ciclovia della Val Seriana; Le colline comasche; La ciclovia dei Parchi; La verde Valganna; La Franciacorta; Il Parco del Ticino; Il Sentiero Valtellina – I tappa; Il Sentiero Valtellina – II tappa; La ciclovia della Val Bregaglia; La piana di Chiavenna; La Bassa Bergamasca; La ciclovia della Valtenesi.
Totale: 768,4 chilometri.
Le vie d’acqua – Il Naviglio di Bereguardo; I Navigli Cremonesi, I e II tappa; Il Canale Villoresi, I – III tappa; Il Naviglio Martesana; Il Naviglio Grande; Il Naviglio Pavese; La Muzza tra Cassano e Lodi; La Muzza tra Lodi e l’Adda; L’Adda e il Naviglio di Paderno; Il Po tra Lodigiano e Cremonese; La Ciclovia sinistra Po; Verso la confluenza tra Oglio e Po; Il Mincio dal Garda a Mantova; La Greenway del torrente Morla; La ciclovia del Lambro; Tra Adda e Po; La ciclovia del Mella; Tra Mantova e il Po. Totale: 720,1 chilometri.
Laghi e dintorni – I tre laghi; da Brescia al Lago di Garda; Le Colline moreniche del Garda. Totale: 84,7 chilometri.
Le vie storiche – La via Carolingia, I – V tappa; La via Francigena in bici, I – III tappa; La ciclovia delle Città Murate; il Po nelle terre Matildiche. Totale: 489,6 km.