“Servizio”, prosegue l’onorevole del Pd, “che avrebbe bisogno d’essere potenziato, visto che già oggi, senza tagli, per milioni di pendolari italiani ogni mattina è un calvario. Noi siamo in controtendenza rispetto a tutto al mondo moderno. Anziché incentivare il trasporto collettivo su rotaie per ridurre l’inquinamento si taglia il trasporto pubblico. Investire nel trasporto ferroviario significherebbe anche aiutare l’economia. E invece il governo ha fatto una scelta in senso opposto. Quello che voglio sia chiaro”, sottolinea la Velo, “è che i tagli non li fa la provincia di Pisa o quella di Firenze, né tanto meno la Regione Toscana. I tagli sono i tagli del governo ai trasferimenti delle regioni, ora costretti a pagarne le conseguenze. E il tutto deriva dalla manovra Tremonti di luglio 2010. Inoltre sarà sempre peggio, perché questi tagli saranno spalmati negli anni. Si può solo peggiorare se non cambia qualcosa”.