Il quadro emerge da una ricerca, promossa da Renault e condotta da GfK Eurisko, dal titolo “Gli italiani e la mobilità elettrica: aspettative e potenzialità” che ha esplorato tre differenti target: quello dei giovani tra i 16 e i 20 anni, quello degli adulti (dai 20 ai 65 anni) e le aziende operanti in settori con forti esigenze di mobilità urbana. Tra questi gruppi, quello che ha espresso l’interesse maggiore per l’alimentazione elettrica in caso di cambio della propria vettura è quello delle aziende, con il 17 per cento, seguite da giovani (14 per cento) e adulti (12 per cento). Nell’immaginario collettivo, spiega la ricerca, l’auto elettrica è ancora poco conosciuta nel suo meccanismo di funzionamento, è percepita in termini funzionali (un’auto per la città, di piccole dimensioni, con bassi consumi, economica nella gestione) oppure tecnologici (una soluzione intelligente, ad alto contenuto tecnologico, silenziosa). In ogni caso, evidenzia la ricerca, sembra avere buone potenzialità di sviluppo, a condizione che le case automobilistiche forniscano al pubblico le necessarie rassicurazioni sul fronte dell’autonomia della batteria e dei suoi tempi di ricarica, un design accattivante e delle prestazioni tali da rendere l’auto elettrica un oggetto “cool”, in grado di trovare spazio in una dimensione edonistica del “vivere il verde”, diffusa tra gli strati della popolazione più evoluta da un punto di vista socio-economico-culturale. È proprio tra questi che le innovazioni trovano terreno più fertile e che sorgono le tendenze di consumo (trend setting).
E le istituzioni, cosa possono fare? Dalla ricerca emerge che gli italiani, per passare all’auto elettrica, vogliono una serie di garanzie: innanzitutto una rete capillare delle centraline per la ricarica delle batterie (nel condominio di residenza ma, soprattutto, alle stazioni di servizio e nei parcheggi pubblici e/o centri commerciali), oltre a incentivi al momento dell’acquisto, cancellazione del bollo auto, altre agevolazioni economiche (assicurazione, parcheggi a pagamento, autostrade), e annullamento di tutte le restrizioni sulle zone a traffico limitato. “In questo scenario di cambiamento culturale in atto verso una maggiore attenzione al rispetto dell’ambiente”, ha commentato Andrea Baracco, direttore comunicazione e public affairs di Renault Italia, “l’approccio di Renault alla mobilità a zero emissioni è un approccio consapevole e strutturato che va al di là del semplice sviluppo tecnologico dell’auto elettrica. Renault è impegnata, infatti, a coinvolgere tutti gli attori indispensabili per un effettivo sviluppo su larga scala di questa soluzione, dalle utilities alle istituzioni, condividendo e mettendo a frutto l’esperienza maturata a livello internazionale”. Renault ha infatti realizzato una gamma completa di veicoli elettrici, abbinata a soluzioni innovative di commercializzazione che prevedono, oltre all’acquisto, anche la possibilità di noleggiare il veicolo. Inoltre, per quello che riguarda la ricarica della batteria, Renault dà la possibilità di effettuarla su punti di ricarica domestica o sulle colonnine (su suolo pubblico o privato), tramite il riconoscimento dell’utente attraverso una specifica carta.