“L’aumento del trend dell’asma nei bambini e negli adolescenti registrato negli ultimi anni è andato di pari passo con lo sviluppo industriale ed economico dei Paesi europei – afferma il professor Stefano Centanni, presidente S.I.Me.R. e direttore della Clinica di Malattie dell’Apparato Respiratorio, A.O. San Paolo – Università degli Studi di Milano sull’agenzia Agi – Questo stretto parallelismo ha indotto a ricercare le cause di questo allarmante incremento della patologia proprio in alcuni fattori legati allo sviluppo, quali lo spostamento dall’ambiente rurale a quello cittadino, le modificate abitudini di vita, le cattive abitudini alimentari, l’esposizione a numerosi nuovi allergeni e all’inquinamento ambientale e domestico. Tali fattori potrebbero cominciare a determinare un condizionamento del sistema immunitario e una sensibilizzazione allergica addirittura in utero e poi nelle prime fasi di vita”. L’asma colpisce in Italia circa 3 milioni di persone ed è responsabile di più di 1.000 decessi all’anno. Molto preoccupante risulta l’aumento di prevalenza di questa malattia tra i bambini, che si attesta intorno al 10 per cento contro il 5,3 per cento nella popolazione adulta. Come fare allora per prevenire o limitare l’impatto delle malattie respiratorie nei più giovani? Una dieta ricca di frutta e verdura può mantenere i sistemi di difesa al massimo dell’efficienza contro i danni ossidativi da radicali liberi; l’eliminazione del fumo di sigaretta durante la gravidanza, nel periodo postnatale e in adolescenza permette di ridurre il rischio di asma perché non altera la funzione polmonare; è inoltre importante tenere sotto controllo il peso nei bambini evitando il sovrappeso, che può modificare la normale capacità della gabbia toracica e del polmone di dilatarsi correttamente e provocare ripercussioni anche sull’albero bronchiale con maggiore tendenza all’ostruzione bronchiale stessa. “L’esposizione all’inquinamento atmosferico, che è sicuramente tra i più pericolosi dei fattori di rischio poiché non è una scelta di vita ma un’esposizione ambientale involontaria e onnipresente, purtroppo non è facilmente gestibile anche se sono ampiamente noti i suoi effetti sulla crescita polmonare, sull’aumento del rischio di infezioni respiratorie frequenti e severe e sul rischio di riacutizzazioni asmatiche”. Proprio l’inquinamento atmosferico è il tema del Libro Bianco “Qualità dell’aria e Salute”, pubblicazione a cura del Comitato Ambientale ERS e di cui Uip ha curato l’edizione italiana.