Il nuovo Codice della strada prevede che chi vuole guidare dopo gli 80 anni deve essere esaminato dalla commissione che si occupa di patenti speciali (invalidi, persone che hanno avuto problemi di droga e alcol). A Roma e provincia vi sono solo tre commissioni. Tre commissioni, ma ciascuna con un sistema diverso, si passa dall’autocertificazione alla richiesta di visite specialistiche. Tutti così cercano la via più breve, quella dell’autocertificazione. Così ogni giorno all’alba si presentano davanti all’Asl B circa 150 “nonni”, ma l’ufficio ne accetta solo 80. La sala d’aspetto ha poi 25 sedie, quindi quasi tutti stanno in piedi. Tempi d’attesa per la visita? Da un mese a tre mesi. E il centralino per le informazioni? Non risponde – scrive il Messaggero – Il ministero dei Trasporti fa sapere che “di concerto con quello della Salute si emanerà una direttiva per imporre le stesse regole a tutte le commissioni evitando che in un posto sia più facile passare la visita”.