L’ultimo attentato – come scrive Il Giornale – è di giovedì scorso, nel tratto tra Scilla e Campo Calabro ve ne sono stati tre in tre mesi. Hanno tagliato i fili degli impianti elettrici e buttato sabbia nel serbatoio delle perforatrici. Questo significa anche non fare lavorare trenta operai cassaintegrati per almeno quindici giorni. E tutto questo naturalmente rallenta il cantiere. La Salerno-Reggio Calabria dovrebbe essere conclusa nel 2013, ma di questo passo la data slitterà ancora ed ancora. La ‘ndrangheta terrorizza anche gli stessi operai, che possono trovare molotov all’interno delle ruspe. Messaggi fin troppo chiari, come quella volta che si sono presentati degli uomini armati in cantiere. E le sorveglianza messa in atto dall’Anas non basta. Così è lo stesso presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, a chiedere aiuto al governo: “Inviate forze dell’ordine o i militari, lo Stato ci deve aiutare”.