L’approvazione del Ferrobonus da parte del governo, ha osservato Di Patrizi, “è un primo passo importante, ma è sicuramente necessario un intervento più incisivo che incentivi davvero il sistema ferroviario italiano, motivando in maniera più consistente le aziende al riequilibrio modale a favore del ferro e contemporaneamente mettendo tutte le imprese ferroviarie nelle condizioni di sviluppare traffico e di crescere. Solo così”, ha rilevato Di Patrizi, “potrà essere davvero salvato e rilanciato l’intero sistema”.
Di Patrizi, infine, ha proposto al sottosegretario Giachino la strada che Fercargo ritiene più opportuna per il raggiungimento dei risultati auspicati: “Incentivare per il prossimo triennio le aziende che decideranno di utilizzare il trasporto merci ferroviario, in particolare quelle che porteranno su questa modalità nuovi traffici, o di fare investimenti indirizzati all’utilizzo del trasporto su ferro; sviluppare iniziative per sostenere i necessari e consistenti investimenti, in particolare in materiale rotabile, che le imprese ferroviarie devono affrontare per poter offrire al mercato un servizio globale, affidabile ed efficiente; evitare qualsiasi atto che ridimensioni la disponibilità della rete ferroviaria operando, al contrario, per aumentarne la disponibilità e l’accessibilità”.