Nei guai per il troppo alcol nel sangue, invece, il centrocampista del Livorno Juan Ignacio Surraco, 23 anni, uruguaiano con passaporto spagnolo, di proprietà dell’Udinese ma in prestito in maglia amaranto. Domenica è rimasto coinvolto in uno spaventoso incidente stradale sulla A12 nel tratto tra Torre del Lago e Pisa, in direzione di Livorno. Gli agenti della Polizia stradale di Viareggio, intervenuti per i rilievi, hanno sottoposto il giocatore a due test dell’etilometro che hanno dimostrato che aveva un tasso alcolemico di 1,40, cioè di quasi tre volte superiore al limite consentito per legge. Gli è stata ritirata la patente ed è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza. Il giovane sudamericano viaggiava a bordo di una Range Rover insieme con altri ragazzi. “Mi scuso sinceramente con la società e con tutta la tifoseria e gli sportivi amaranto per il mio comportamento che in questa occasione si è rivelato non corretto e altamente non professionale. In questo momento la cosa che più mi preme far sapere è che sono totalmente pentito e conscio del grave sbaglio che ho commesso e sono pronto ad assumermi ogni responsabilità attendendo sanzioni da parte della società”. L’ultimo incidente in ordine di tempo riguarda invece Luca Toni. Lunedì sera l’attaccante del Genoa è rimasto coinvolto in un incidente, senza per fortuna nessuna conseguenza. La sua auto, un’Audi Q7, è sbalzata contro il guard rail all’altezza dello svincolo A7/A10 che porta in direzione aeroporto intorno alle 23.30. La Polstrada ha verificato che l’incidente è stato causato da un oggetto di metallo di oltre un metro che era in mezzo alla carreggiata. Gli stessi agenti hanno riscontrato che la vettura di Toni viaggiava a velocità regolare e che lo stesso è risultato negativo al test alcolemico.
“Meno fortunati invece – scrive il Giornale di Vittorio Feltri ricordando altri incidenti di campioni di Genoa e Sampdoria – erano stati nel 1993 i rossoblucerchiati Gianluca Pagliuca e Thomas Skuhravy. Il portiere blucerchiato il 10 maggio in autostrada, sul cavalcavia di Sori, stava transitando sulla corsia di sorpasso quando per colpa di una manovra azzarda di un tir la sua Porsche 4 sbatteva contro un altro camion e rimbalzava come una trottola impazzita sul guard rail di sinistra disintegrando la fiancata. A salvarlo fu l’air bag che però non gli impedì la clavicola sinistra fratturata e un pneumotorace al polmone sinistro. Grosso spavento anche per l’attaccante del grifone. All’alba del 8 novembre presso Celle Ligure il giocatore ceco a bordo di una Mitsubishi 3000 bianca, forse per colpa dell’asfalto bagnato, perdeva il controllo dell’auto e dopo aver sbattuto contro una fioriera e divelto un guard rail, ritornava indietro sulla strada. Sotto c’ era la scogliera, a picco sul mare. Anche in questo caso «macchinone» distrutto. Diverse le vicissitudine capitate agli argentini blucerchiati Ortega e Veron sui loro mezzi. Il primo dopo una notte burrascosa in giro per i locali di Genova in compagnia dei compagni Cordoba e Catè fu fermato dalla Polizia che gli ritirò la patente e lo denunciò per guida in stato di ubriachezza. Il secondo invece venne bloccato a Nervi e portato in caserma. Gli agenti lo avevano trovato a trafficare sotto il cruscotto e credendo che si trattasse di un ladro, lo fermarono. Veron uscì poco dopo ricevendo le scuse. In realtà il nazionale argentino era rimasto in panne con la sua auto che cercava di riparare. Auto distrutta pure per il giovane Riccardo Maspero al suo primo e unico anno blucerchiato”.