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Il Ministero dell’Ambiente: Le black box da reinstallare sono solo 250

Nella fase iniziale di installazione delle black box (circa la prima settimana degli appuntamenti), le officine che avevano iniziato le installazioni hanno avuto delle difficoltà per l’attivazione dei dispositivi principalmente dovuti al fatto che le sim card che gli utenti avevano acquistato (come previsto da decreto) non possedevano i requisiti richiesti. Questo comportava che le officine, dopo aver fatto l’installazione delle black box rimanevano bloccate nella fase finale di attivazione in quanto non era possibile concludere la fase che richiedeva la connessione GPRS verso il Centro. Per rispondere immediatamente alle sollecitazioni delle officine, si sono fatti due specifici interventi mirati a semplificare l’operatività delle officine:
uno sull’applicativo di attivazione in modo da forzare comunque, la finalizzazione dell’istallazione da parte dell’officina; uno sul software applicativo delle black box in modo da agevolare l’accoppiamento black box – sim card.
I due interventi, seppur fatti rapidamente, hanno avuto dei tempi di attuazione differenti. Il primo è stato eseguito nel giro di un giorno, il secondo è stato fatto nel giro di una settimana ( in questo oltre a modificare il software si è dovuto riprodurre le BB e rispedirle presso le officine).
Questo sfasamento ha prodotto l’istallazione di circa 250 black box (circa 0,3% del totale) con un accoppiamento errato di black box e sim card che devono essere re-installate; tale operazione non comporterà alcun onere aggiuntivo per gli utenti.
Tutte le black box che attualmente stanno installando le officine, implementano già la nuova funzionalità sopra descritta e non producono dunque problematiche nell’accoppiamento con le sim card.
Dinanzi a una operazione che implica l’installazione di quasi centomila apparecchi qualche disguido tecnico, certamente spiacevole, era purtroppo quasi inevitabile. Il Sistri sta operando al meglio per superare in tempi brevissimi queste problematiche, di limitatissima incidenza, ed avviare al meglio nei tempi previsti il sistema di monitoraggio e tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi, una grande iniziativa di legalità, trasparenza e razionalizzazione (e quindi risparmio) del sistema di smaltimento dei rifiuti nel nostro Paese.

Salvatore Bianca
Capo Ufficio Stampa
Ministero dell’Ambiente

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