“Ad aggravare la situazione” – ha scritto Il Sole 24 Ore – “il forte odore di bruciato, dovuto alla combustione delle torbiere nelle foreste circostanti e l’inquinamento che ha coperto quasi tutto il territorio della città creando problemi di respirazione agli abitanti. Il caldo secondo gli esperti meteo proseguirà anche nei prossimi giorni con un nuovo rialzo fino a 37-39 gradi. In difficoltà anche le colture colpite dalla siccità. La mancanza d’acqua ha investito un’area coltivata grande come il Portogallo. E proprio a causa delle alte temperature – si legge ancora sull’articolo – si è formata una nebbia fitta e persistente che contiene sostanze pericolose per la salute. Molti abitanti hanno adottato il sistema delle mascherine o garze davanti alla bocca e al naso, ma gli specialisti spiegano che serve a poco. La situazione ambientale intorno a Mosca è preoccupante: gli incendi nella regione circostante non accennano a spegnersi e decuplicano la presenza di monossido di carbonio e polveri sottili nell’aria. Altro che guerra fredda”.