La Serracchiani ha poi precisato all’agenzia Asca che “il regolamento contiene nell’allegato il tracciato del corridoio Baltico-Adriatico, e comprende l’importantissima diramazione Vienna-Klagenfurt -Udine-Venezia-Trieste-Bologna-Ravenna, il cui rilievo strategico è stato sottolineato da tutti gli operatori della logistica e da tutti gli attori istituzionali. Assieme alle altre grandi progettualità viarie e portuali che sono aperte sull’Adriatico”, ha osservato ancora, “questo corridoio offre la possibilità di intercettare grandi flussi di traffico provenienti dalle regioni russe e dall’area asiatica, che oggi si indirizzano soprattutto verso i porti tedeschi del Mar del Nord e della Finlandia, e di incanalarli verso gli scali baltici e adriatici”.
”Ci sono stati momenti”, ha aggiunto la Serracchiani, “in cui la diramazione è sembrata sparire dal territorio italiano per riapparire solo in Slovenia ma alla fine siamo riusciti a evitare brutte sorprese. Giudico positivamente anche il fatto che il collegamento fra Italia e Germania rimanga stabilito attraverso il Brennero anziché attraverso il San Gottardo”.