Un visione solo ufficiosa, ma che in Cina riscuote il consenso di molti osservatori. L’idea è che il tasso di crescita attuale del mercato automobilistico, intorno al 20 per cento, sia eccessivo. Sarebbe meglio, come riporta uno studio di Ihs Global Insight, una crescita attorno al 10 per cento annuo. La situazione del mercato è attualmente imprevedibile, non solo perché la crescita degli ultimi mesi è stata superiore alle aspettative, ma anche perché “anche in assenza di incentivi”, puntualizza Henry Li, general manager esportazione della Byd, “il mercato potrebbe far segnare altri record grazie alle vendite in zone con una penetrazione di auto ancora bassa, come le località agricole minori”. Il rischio – evidenzia lo studio di Ihs Global Insight – è che la Cina arrivi troppo presto alla saturazione e quindi si trovi in una condizione di sovracapacità produttiva. Secondo quanto ripreso da Reuters, Changming avrebbe affermato al riguardo che “una stima prudente sul punto di saturazione del mercato cinese è di almeno 30 milioni di unità all’anno, con un parco circolante in tutto il Paese che abbia raggiunto i 450 milioni di unità”. Le previsioni comunicate dalla China Association of Auto Manufacturers (Caam) per il momento indicano un mercato complessivo 2010 in crescita del 20 per cento fino a raggiungere quota 16,5 milioni di unità. Le valutazioni di Ihs Global Insight sono leggermente meno ottimistiche nel settore delle auto, con una crescita “solo” del 19,0 per cento (10,3 milioni di unità) a cui aggiungere 5 milioni di veicoli leggeri e arrivare alla stessa previsione, compresi anche i truck, di circa 16,5 milioni di unità.