Strada Facendo

L’auto del futuro parlerà cinese
e inquinerà davvero poco

Come guideremo nel 2030? I nostri spostamenti saranno più ecologici? Sembra proprio di sì. In occasione del Salone dell’auto di Pechino, che apre i battenti il 23 aprile, la Shanghai Automotive Industry Corporation (Saic) presenta la sua Ye Zi: il nuovo concept per l’auto del futuro. Ye Zi, il cui nome significa “foglia”, supera il concetto di emissioni zero e punta a quello di emissioni negative, cioè a un veicolo capace di assorbire più Co2 di quella che emette. La novità è legata alla struttura dell’auto, realizzata in metal-organic frameworks, materiali porosi dall’area superficiale molto estesa, che promettono di assorbire l’anidride carbonica dall’atmosfera, proprio come nella fotosintesi clorofilliana. La Co2 viene poi trasformata in metano dalle celle a combustibile microbiche posizionate nei bio-reattori del veicolo, rilasciando solo ossigeno nell’atmosfera. E non finisce qui. Il gruppo di ricerca della Saic sottolinea che Ye Zi è la prima auto al mondo a utilizzare l’energia eolica, grazie a dei rotori incorporati nelle ruote utilizzabili sia per la trazione sia per ricaricare le batterie del veicolo, quando questo non è in movimento. Inoltre, il tettuccio a forma di foglia è ricoperto di pannelli fotovoltaici orientabili, che in futuro si ipotizza potranno essere sostituiti da una vernice fotovoltaica meno ingombrante e più efficiente.
I primi dubbi non sono tardati ad arrivare: il processo di trasformazione della Co2 per ora è piuttosto lungo e complicato, e l’auto soffre di scarsa aerodinamicità per le pale eoliche nelle ruote. Riuscirà Ye Zi a passare dal concept alla realtà? Il successo dell’idea darebbe vita alla prima auto “a moto perpetuo”, con il solare ad alimentare un movimento in grado a sua volta di produrre energia elettrica eolica. Per non parlare dell’effetto positivo che avrebbe sull’ambiente l’eliminazione delle emissioni di gas serra.

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