La risposa dell’Anas non si è fatta attendere, attraverso una nota del presidente Pietro Ciucci, che pubblichiamo di seguito. “La retorica e la demagogia sulla Salerno-Reggio Calabria colpiscono ancora. C’è chi vuole continuare a ignorare che nonostante l’enorme difficoltà tecnica del progetto, che prevede di ricostruire una nuova autostrada di oltre 400 chilometri sul vecchio tracciato autostradale, in gran parte di montagna, mantenendo il traffico sull’arteria, gli interventi sono in una fase avanzata di esecuzione. Peraltro i grandi lavori di costruzione della nuova A3 sono stati avviati solo nel 2003, dopo la Legge Obiettivo, con l’apertura del primo macrolotto tra Atena Lucana e Sicignano degli Alburni, completato e aperto al traffico nel 2008. Dall’inizio dei lavori a oggi sono stati ultimati 194 chilometri e altri 30 chilometri saranno completati entro l’anno in corso. Considerata la difficoltà del progetto, non è certo un risultato trascurabile. Negli ultimi due anni l’Anas ha prodotto un grande sforzo di accelerazione, avviando 10 nuovi cantieri relativi a lavori per 87 chilometri di autostrada, per un importo superiore a 1,5 miliardi di euro, e ha ultimato 6 interventi per un totale di 52 chilometri di autostrada e di 730 milioni di investimento. La demagogia mette ingiustamente alla berlina il quotidiano lavoro di migliaia di funzionari, tecnici e maestranze dell’Anas e delle imprese che lavorano nei cantieri per realizzare la nuova autostrada. È proprio grazie a questo forte impegno che la A3 è quasi a metà dell’opera di ricostruzione. Confermo la data del 2013 per l’ultimazione dei lavori principali. Per quanto riguarda l’articolo dell’Espresso, è doveroso constatare che il giornalista, che ha scritto dell’autostrada A3 senza visitare i cantieri dei lavori e senza sentire il dovere di chiedere informazioni direttamente alla nostra società, ha preferito fare riferimento a presunti documenti interni ottenuti per chi sa quale misterioso tramite. Avremmo invece potuto illustrare con la massima usuale trasparenza le cose fatte e quelle in corso, senza nascondere anche i numerosi problemi che riguardano la realizzazione di questa importante opera, e dei quali ho già avuto numerose occasioni di parlare dinanzi alle massime istituzioni del Paese”. Chi avrà ragione? Non rimane che attendere la scadenza del 2013 per verificare se i lavori saranno o meno ultimati.