Oltre allo segmento cargo, l’aeroporto di Montichiari lavorerà allo sviluppo progressivo dell’aviazione generale, del traffico low cost e charter, considerando comunque la presenza dell’aeroporto militare di Ghedi che impone delle limitazioni ai voli/ora.
Proprio nel settore cargo, nei prossimi giorni (dal 27 marzo) prenderà il via il nuovo collegamento Brescia-Francoforte della Lufthansa Cargo. Il collegamento sarà inizialmente settimanale ma l’obiettivo è quello di incrementare a breve il numero di voli. Lufthansa Cargo non è l’unico grande vettore che opera su Montichiari. Già nel corso del 2009, proprio per intensificare il traffico merci sullo scalo, sono state aperte nuove trattative con alcuni vettori all-cargo. Come Jade Cargo, che effettua collegamenti da e per la Cina con Boeing 747/400. Senza dimenticare che l’aeroporto bresciano è l’hub in Italia per Poste Italiane, con circa 32mila tonnellate di materiale movimentato nel 2009 (+2,7 per cento sul 2008). Tra l’altro, il contratto in fase di rinnovo prevederà l’impiego di aeromobili più moderni.
Per cercare di migliorare ancora, lo scalo bresciano ha programmato anche diversi interventi. A cominciare dal progetto di riconversione e adeguamento di un magazzino dello scalo trasformato in un’area di 600 metri quadrati appositamente attrezzata. A breve, sarà disponibile una nuova tendostruttura (che si aggiunge a quella già esistente di 1700 metri quadrati per un totale di 3.400 metri quadrati) dedicata soprattutto all’attività postale, posizionata in prossimità della linea doganale e dotata di piazzale di carico e scarico per i mezzi gommati. A questa si aggiungerà un nuovo edificio cargo di 7.000 metri quadrati, che sarà adibito a magazzino per stoccaggio della merce, dotato di impiantistica interna per la gestione di un’ampia gamma di prodotti. Sarà completato con banchina di carico e scarico, e comprenderà un’area da adibire ai nuovi uffici per gli enti di Stato e le aziende di spedizione, oltre a un piazzale per accosto e parcheggio di sosta per veicoli merci e autoveicoli. Inoltre, entro il 2010, saranno garantite le condizioni per offrire il rifornimento carburante a costi molto più contenuti rispetto ad oggi.
Investimenti importanti, che lo scalo bresciano realizzerà proprio per cercare di intercettare più traffico merci. D’altronde – come spiega la società di gestione in una nota – “le analisi stimano che il cargo nel Nord Italia possa raggiungere quota 1,6 milioni di tonnellate sul medio periodo (circa 5 anni), su un totale di 2 milioni di tonnellate cargo in Italia. Utilizzando i moltiplicatori sulla crescita forniti da Aci si stima che saranno creati 5.600 nuovi posti di lavoro, per un impatto annuo di 140 milioni di euro di PIL. L’elaborazione dei dati in possesso porta a evidenziare in particolare per l’area bresciana, che ogni 100.000 tonnellate in più di trasportato di merce si potranno generare circa 600 nuovi posti di lavoro compresi all’interno della filiera logistica correlata a tutta l’attività di movimentazione della merce”.
Nuova spinta all’aeroporto di Montichiari potrebbe arrivare anche da infrastrutture di viabilità, come la Brebemi, che consentirà viaggi veloci da Milano a Brescia, e il collegamento dell’aeroporto di Brescia con la nuova autostrada Ospitaletto-Montichiari, la “Corda Molle”.
E per quanto riguarda il traffico passeggeri? Sono in fase di definizione nuovi collegamenti nazionali e internazionali: la trattativa prevede nuovi collegamenti con l’area dei Balcani per la stagione estiva e tramite un ulteriore vettore l’attivazione di collegamenti estivi per mete turistiche quali la Sardegna e la Costa Azzurra.