“La situazione dell’aria lombarda è ormai a un livello inaccettabile”, continua Fontana, “i Comuni vogliono portare all’attenzione delle Province, delle Regioni e dello Stato che occorre fare qualcosa di concreto: il problema dell’inquinamento è senza dubbio di difficile soluzione, ma proprio per questo è tempo di prendere il toro per le corna, e non di fare spallucce. Occorrono fondi, occorre maggiore attenzione da parte di Stato e Regione Lombardia. Aspettiamo da anni la realizzazione delle linee della metropolitana milanese, il rafforzamento del traffico ferroviario per i pendolari, l’unificazione delle tariffe, una politica efficace sugli impianti di riscaldamento, ma finora di tutto questo si è visto poco o nulla”.
“Qualcuno deve pur prendersi la responsabilità”, aggiunge il presidente di Anci Lombardia, “di sensibilizzare i cittadini sulle problematiche ambientali, di dire forte e chiaro che le cose devono cambiare, che ne va della salute di tutti noi. Abbiamo dato vita a un coordinamento tra i comuni e le Anci regionali delle aree più interessate dall’inquinamento, siamo disponibili ad accettare richieste di partecipazione da parte di altre istituzioni, a partire dalla Provincia di Milano. Ci piacerebbe che la nostra posizione fosse sostenuta anche da altre istituzioni, ma in loro assenza i sindaci sono pronti ad assumersi questa responsabilità”.
Domenica Anci Lombardia sarà presente nelle piazze delle città che aderiscono al blocco, da Milano a Lodi, a Varese, a Brescia, Bergamo, Sondrio, Mantova, Monza, Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo e altri comuni del Milanese con gazebo per sensibilizzare i cittadini sui temi ambientali e sul taglio continuo delle risorse agli enti locali.