Dal complesso dei dati rilevati, oltre il 75 per cento delle compagnie sentite per l’indagine stima anche un aumento della redditività dei servizi, anche se è da rilevare che l’opinione positiva è stata espressa in modo più marcato dai vettori asiatici, rispetto agli europei.
Questo scenario assolutamente positivo, tuttavia, non risolve ancora il deficit del settore creatosi in modo quasi immediato con la crisi finanziaria. Per questo 2010 è, infatti, preventivata ancora una perdita netta di circa 5,6 miliardi di dollari. Valore certamente meno grave, rispetto agli 11 miliardi di dollari di perdita registrati nel 2009. Segno di una chiara inversione di tendenza per un settore che ha certamente bisogno più di altri di un’economia positiva, che necessità di rilevanti investimenti sia dal punto di vista tecnologico – sicurezza innanzitutto – sia dal punto di vista del capitale umano.