A Mobility Conference, Podestà non ha parlato solamente di possibili pedaggi, ma anche di infrastrutture definite “prioritarie per lo sviluppo del territorio lombardo, che deve essere competitivo a livello internazionale e capace di trainare l’intero Paese. Stiamo accelerando i tempi, non possiamo più permetterci ritardi perché comportano difficoltà tecniche, aumento dei costi e rallentano la ripresa del nostro sistema. L’avvio dei cantieri di Pedemontana”, ha detto sempre Podestà, “è testimonianza concreta di come la politica del fare si rivela vincente per le grandi sfide del territorio. Opere come l’Alta Velocità, Corridoio 5, Frejus e il terzo valico della Milano-Genova sono passi in avanti verso lo sviluppo della Grande Milano”.
Anche sul fronte del traffico, il presidente della Provincia di Milano ha le idee chiare: “Per decongestionare il traffico”, ha detto Podestà, “ritengo indispensabile la chiusura dell’anello esterno con la tangenziale ovest. Dobbiamo intercettare 700/800mila veicoli al giorno e solo il sistema radiale, con cui si allungano le metropolitane all’esterno della città, può darci la prospettiva di riuscire a migliorare le condizioni di traffico, di inquinamento e della qualità dell’aria che respiriamo”.