“Com’era nella mie intenzioni”, ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, “è stato dato ampio spazio alla Regione, alla Provincia e al Comune di Firenze per dibattere sulle soluzioni da dare al nodo della stazione dell’Alta velocità di Firenze. Ritengo che quanto concordato al tavolo istituzionale sia un risultato positivo, che consente di realizzare l’opera con soddisfazione di tutti e senza allungamento dei tempi”.
Alla riunione hanno partecipato oltre al ministro Altero Matteoli, l’assessore Regionale ai Trasporti della Regione Toscana, Riccardo Conti, il presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, il sindaco di Firenze, Matteo Renzi e l’amministratore delegato delle Fs, Mauro Moretti.
Nei giorni scorsi Matteoli era intervenuto invece duramente contro una lettera aperta del sindaco di Firenze, Matteo Renzi, che attribuiva al governo gravi ritardi sulle opere. “Il sindaco fa brutta propaganda”, aveva risposto Matteoli. “È del tutto evidente che gli eventuali ritardi di cui Renzi parla nella realizzazione della stazione dell’Alta velocità di Firenze non possano essere imputabili al sottoscritto nè alle Ferrovie dello Stato. Ribadisco che modifiche all’attuale progetto sono possibili solo se non comportano allungamento dei tempi per l’inizio dei lavori e naturalmente per la loro conclusione”.
Legambiente è invece preoccupata dalla pericolosità del progetto e dalle sue forti ripercussioni ambientali. L’associazione sta preparando un esposto da inviare alla Commissione europea: “Ci spaventano non solo i lavori di scavo del cosiddetto camerone ai Macelli ma anche i rischi e i disagi che ricadrebbero su tutta Firenze. Possibile che la recente drammatica esperienza della Tav in Mugello non abbia insegnato nulla? Possibile che ci sia tanta determinata superficialità nell’indirizzare un progetto tanto controverso?”.