suo attivo oltre 40 colonne sonore per il cinema e più di 3000 concerti sui più prestigiosi palchi del
mondo. Ha pubblicato cento dischi, per i quali ha vinto per ben dieci volte il premio della critica. Invitato in
tournèe in 60 nazioni, è medaglia d’oro della Presidenza della Repubblica Italiana. “Il Maestro manca da
Torino da anni”, ha dichiarato Luca Poma, giornalista e portavoce nazionale del Comitato Giù le Mani dai
Bambini, che coorganizza l’evento, “e siamo certi che la città tributerà una calorosa accoglienza a chi
come lui ha portato con straordinario successo la creatività musicale italiana nel mondo”. “È bellissimo poter dare una mano, una piccola mano, a una battaglia per sensibilizzare gli organi di
governo e culturali a lavorare molto di più per l’infanzia, contro ogni tipo di appiattimento della creatività
dei bambini, per difendere il loro diritto ad essere com’è giusto che siano”, ha affermato Giorgio Gaslini, “anche perché se non si parte dal valorizzare l’arte e dalla bellezza, possiamo anche spegnere la luce ed andare tutti a dormire…” Dopo l’esibizione del Maestro Giorgio Gaslini, salirà sul palco Emma Re, torinese di origine: l’unica artista occidentale che si è esibita davanti a 92mila persone all’evento di apertura delle Olimpiadi Pechino 2008, ritrasmesso in mondovisione. Ha composto ed arrangiato la colonna sonora del nuovo kolossal “The legend of Bruce Lee”, trasmesso dalla Tv di stato cinese in 22 Paesi del mondo. Voce
straordinaria e virtuosa, in Italia, si è imposta con lo spettacolo “Oggi sono Mina” e con un trionfale tributo a
Frank Sinatra su musiche dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. “Ho deciso di sostenere Giù le Mani dai Bambiniperchè sono sempre stata molto sensibile al tema degli abusi sull’infanzia”, ha commentato Emma Re. “Al giorno d’oggi va di moda per esempio somministrare psicofarmaci ai bambini ogni volta che
non sono ‘come noi adulti li vogliamo’. Non credo che si possa capire con assoluta certezza se un bambino è
‘particolare’ e ‘diverso’ oppure è malato: da piccola mi chiamavano ‘buffa’ perchè facevo cose particolari,
e se avessero sedato la mia creatività non sarei certamente qui oggi a condividere con altri la mia voce ed a
salire sul palco dell’Auditorium per questa bellissima serata”.