Partirà da Genova un’autostrada del mare diretta verso l’Africa: ne è convinto il presidente dell’Autorità portuale genovese, Luigi Merlo, che ha presentato il progetto venerdì pomeriggio nell’ambito della manifestazione Port & Shipping Tech di Genova alla presenza del Commissario Europeo ai Trasporti, Antonio Tajani. L’idea è di realizzare un nuovo polo per le autostrade del mare dedicate al traffico extra Schengen a Genova-Voltri.
”Lunedì prossimo”, ha spiegato Merlo, “il Comitato portuale approverà in via definitiva il Pot e il Bilancio di Previsione. Uno dei progetti qualificanti contenuti all’interno del piano triennale delle opere è la realizzazione di un polo delle autostrade del mare da dedicare esclusivamente al traffico extra Schengen, una vera e propria porta per l’Africa”.
Il costo dell’opera ammonta a 97 milioni di euro. L’ipotesi progettuale prevede la realizzazione di quattro nuovi accosti per le autostrade del mare, con i relativi spazi operativi a terra pari a circa 60mila metri quadri, corrispondenti a una capacità produttiva pari a 3 milioni di metri lineari. L’Autorità portuale ha avanzato una richiesta di finanziamento di circa 22 milioni di euro sui fondi disponibili attraverso il programma autostrade del mare previsto nel Piano Generale dei Trasporti e parte integrante del progetto 21 Motorways of the Sea approvato dal parlamento Europeo nell’ambito delle reti Transeuropee Ten-T.
Merlo ha anche spiegato che la creazione del polo di Voltri consentirebbe di alleggerire i terminal di Stazioni Marittime a fronte di una domanda e di un traffico extra Schengen che sta crescendo in modo esponenziale soprattutto sulle rotte che collegano Genova con il Marocco, la Tunisia, la Libia. “Siamo in costante contatto con le Ambasciate e i Consolati dei Paesi del Nord Africa”, ha proseguito Merlo, “che richiedono nuove soluzioni sia per il traffico merci sia per i passeggeri, per tutte quelle persone che, vivendo ormai stabilmente in Italia, e in buona parte d’Europa, scelgono il trasporto marittimo come mezzo privilegiato per tornare nei Paesi d’origine. Abbiamo bisogno che sul fronte dei porti ci sia una politica organica e l’abbiamo trovata nella dimensione europea. Questo progetto darebbe un’immediata risposta anche all’estensione dei corridoi europei all’Africa così come richiesto a gran voce nelle settimane scorse a Napoli nel corso dei Ten-T Days”.