Lo scenario descritto rientra nell’ipotesi più drastica: estendere l’applicazione del ticket alle auto di classe 2 (benzina Euro 3 e 4 e diesel Euro 4). La stima di Ama (Agenzia per la mobilità e l’ambiente) muove dall’analisi dell’oggi: a pagare il ticket è ormai poco più del 16 per cento del parco circolante. Se si applicasse la tariffa all’intera classe due risulterebbe invece «tassato» il 55 per cento dei veicoli in ingresso.
La stima dell’agenzia porta a una conclusione dagli effetti prodigiosi, si legge sempre sul Corsera, fra il 30 e il 50 per cento, appunto, di traffico in meno. Lo scenario più realistico, quello su cui il Comune proverà a rilanciare il provvedimento in caso di un buon esito del sondaggio popolare, è quello però di un’estensione di Ecopass agli euro 4 diesel senza filtro antiparticolato, «graziati» fino a ora, via deroga, dal pagamento del pedaggio. L’effetto sarebbe comunque importante, raccontano i dati Ama. Lo smog da emissioni, per esempio, si abbasserebbe di un ulteriore dieci per cento. In pratica, se il beneficio del ticket, in fatto di emissioni primarie, è inchiodato da mesi a quota meno venti per cento, togliendo la deroga per i diesel euro 4 senza fap, la riduzione toccherebbe la soglia del 30”.
«Si tratterebbe di pochissimi veicoli: sono circa cinquemila quelli che entrano nella Cerchia ogni giorno. Ma sono auto molto inquinanti e il beneficio sullo smog sarebbe significativo», spiega Enrico Fedrighini, consigliere dei Verdi: «Se avessimo vietato fin dall’inizio del 2009 la circolazione dei veicoli avremmo fatto un grande regalo a Milano e alla salute dei cittadini. C’è da augurarsi ora che la giunta vada avanti». Nonostante tutto «il bilancio di Ecopass rimane molto positivo», avevano sottolineato il sindaco Letizia Moratti e l’assessore Edoardo Croci, dopo la presentazione dell’ultimo report semestrale. Sondaggio popolare e proiezioni statistiche. Il futuro del ticket dipende (anche) da loro.