La Regione Abruzzo ha deciso di destinare circa 9,3 milioni di euro per le opere di completamento del Centro smistamento merci di Avezzano. Il provvedimento è stato preso dalla Giunta su proposta dell’assessore ai Trasporti, Giandonato Morra. «Ciò dimostra», ha commentato l’assessore Daniela Stati, «l’attenzione del Governo regionale nei confronti della Marsica e, più in generale, delle zone interne. Devo dare atto al collega Morra, che ha la delega ai trasporti, di aver colto l’importanza di questo ulteriore passaggio. Nei nostri molteplici incontri abbiamo sempre condiviso l’opinione che l’ultimazione dei lavori all’Interporto di Avezzano potrà diventare determinante per il miglioramento del tessuto produttivo locale». Il centro smistamento merci della Marsica, finanziato con il Docup 2000/2006, rientra tra i progetti strategici regionali finalizzati all’affermazione del trasporto combinato che possa garantire vantaggi per il sistema produttivo regionale e benefici ambientali attraverso la riduzione dei volumi di traffico. «I 9,3 milioni di euro», ha continuato Daniela Stati, «permetteranno di ultimare i lavori anche perché la rendicontazione della spesa alla Comunità Europea dovrà avvenire inderogabilmente entro il 30 giugno 2010, per cui si è dovuto procedere con la massima celerità per non perdere i fondi. Logisticamente si tratta di una struttura di notevole qualità, posizionata a ridosso di grandi città come Roma e Napoli e centrale rispetto al territorio italiano. La sua funzionalità si è potuta verificare anche a seguito della recente emergenza sismica, dove due capannoni del Centro e parte della palazzina Uffici sono stati concessi alla Protezione civile regionale per il deposito e la gestione del materiale e delle attrezzature destinate al superamento della fase d’emergenza. Fondamentale è stato quindi l’utilizzo di questa struttura. In un progetto più ampio di creazione di una rete di poli logistici di Protezione Civile, in considerazione della sua posizione strategica, il Centro di Avezzano presenta tutte le carte in regola per entrare a far parte di tale rete, con riferimento all’area geografica del centro Italia. Si tratta però di aspetti che dovranno essere valutati più attentamente, di concerto con il Dipartimento nazionale di Protezione Civile che, comunque, è rimasto colpito positivamente dalla funzionalità della struttura».