“L’Autostrada del Sole, la principale arteria che attraversa l’Italia”, si legge nell’articolo pubblicato il 25 luglio a firma di Heston Blumenthal e che prende in considerazione anche le strutture di Francia, Spagna, Germania, “è un elemento essenziale, Fellinesco di una esperienza italiana, ma quando sei bloccato in un ingorgo eterno nel traffico a sud di Firenze, il Chianti zona Ovest al km 306 è un buon posto per prendere fiato. L’Italia è uno dei pochi Paesi in cui è possibile ottenere del buon cibo, senza dover abbandonare la strada percorsa. Al Chianti Ovest, è possibile acquistare un posacenere davvero kitsch con Mussolini, bere il dolce succo spremuto dalle arance siciliane rosso sangue, trovare un panino cento volte meglio di qualsiasi cosa si prenda in Francia, o provare a sedersi nel ristorante, dove c’è la pasta fresca e una bella bistecca alla fiorentina. Lo chef ti mostrerà la bistecca per vedere se ha la tua approvazione prima di metterla sulla griglia”.
“Sono (sono? erano!) il simbolo del peccato gastronomico; sono (sono? erano!) la quintessenza dell’omologazione, l’odiata icona del fast food, del mangiare veloce indifferenziato scadente, del cibo inteso come carburante e nient’altro”, ha scritto qualche giorno fa sulla Stampa il noto critico gastronomico Edoardo Raspelli. “Poi, poco a poco, le cose sono cambiate lungo la autostrade italiane; poi, poco a poco, le cose sono molto migliorate… è arrivata la cura, la svolta degli industriali, a cominciare dai Benetton”, scrive ancora Raspelli. “In ogni banco del bar è presente la macchina che al momento vi offre (ahimè, a caro prezzo) una fresca spremuta d’arancia. E poi ci sono, come nel caso segnalato dal Guardian, anche le chicche gastronomiche vere e proprie. Alla griglia dei ristoranti montagne di carne sono pronte per offrirvi fiorentine, costate, bistecche. La qualità contribuisce a prendere per la gola l’automobilista di passaggio. Fuori, tra le macchine, nelle piazzole di sosta, avrete però notato un’altra cosa, il ritorno di un’abitudine che sembrava scomparsa: single e famigliole si fermano, aprono borse e sacchetti e si mettono sempre più spesso a mangiare quanto ci si è portati da casa. È una piccola malinconica testimonianza diretta di come i problemi economici della nostra Italia siano sempre grandi”.