Il primo grande traguardo è la realizzazione di un vero e proprio “protocollo di Legalità”, realizzato con il contributo di tutti, parte datoriale e rappresentanti dei lavoratori, che possa aiutare a far crescere sempre più la cultura del rispetto delle regole e della professionalità dell’autotrasporto, indicando in modo chiaro ad aziende e dipendenti le strade per affrontare le criticità del settore, gestendole nel migliore dei modi ed evitando possibilmente “scontri frontali” destinati ad avere spesso conseguenze spiacevoli, evitando altresì tutte le possibili situazioni “border line” o addirittura “fuorilegge” che spesso si verificano. Un traguardo che i responsabili della Fai di Milano, Monza Brianza, Lodi e Pavia e i rappresentanti regionali dei sindacati di Filt Cgil Fit Cisl e Uil trasporti hanno chiaramente indicato al termine di un percorso da compiere, d’ora in avanti, insieme, seduti a un tavolo comune: quello dell’Osservatorio territoriale fra associazioni e sindacati che è stato “ufficializzato” con la sottoscrizione di giovedì 18 luglio, nella sede della Fai di via Bacchiglione a Milano. “Un accordo che, nella forma, rende più istituzionali i rapporti fra associazione datoriale e sindacati dei lavoratori e che nella sostanza si propone di contribuire a far sì che le aziende che operano nel rispetto delle regole possano continuare a stare sul mercato a discapito delle tante, troppe attività che invece continuano a fare una concorrenza sleale, affossando le imprese serie e mettendo in pericolo contemporaneamente la sicurezza sociale e della circolazione”, come spiega Marco Colombo segretario della Fai di Milano. “Il protocollo sulla legalità, che contiamo di ultimare entro la fine dell’anno per poterlo presentare ufficialmente, a istituzioni e forze dell’ordine, sarà il primo fondamentale obiettivo del confronto con i rappresentanti dei lavoratori, punto di partenza dal quale poi analizzare le numerose criticità del settore e ricercare le soluzioni più adeguate .L’Osservatorio fungerà anche da“tavolo di raffreddamento”, delle controversie fra azienda e singolo o più dipendenti, prima che la situazione possa approdare negli uffici vertenze. Ancora, sarà un efficace strumento per la gestione degli accordi di secondo livello, degli accordi di forfetizzazione e delle deroghe alle limitazioni dell’orario di lavoro del personale viaggiante , fino a spingersi ad affrontare questioni di carattere più generale come la lotta alla concorrenza sleale spesso praticata dagli stranieri e far fronte alle nuove sfide poste dalla tecnologia, la necessità sempre maggiore di qualificazione professionale nel settore , la mancanza di professionisti della guida. Un’iniziativa che rafforza i rapporti di relazioni industriali fra Fai e sindacati e che proprio ripartendo da questa maggior forza vuol dare più peso alla sensibilizzazione sulle tante “anomalie” ancora presenti sul mercato da combattere insieme, condividendole con ogni azienda, con ogni dipendente. Un Osservatorio che, oltre a consolidare i rapporti con i sindacati maggiormente rappresentativi, potrebbe rappresentare un primo passo per arrivare alla costituzione di un vero e proprio ente bilaterale come già accaduto, con Fai promotrice e protagonista dell’iniziativa, in altre province.