La portualità ha imboccato la rotta giusta? Mercoledì il convegno di Confcommercio a Napoli

La portualità in Campania tra criticità e aspettative di sviluppo. È questo il titolo del convegno organizzato da Confcommercio Campania in programma mercoledì 28 giugno nella sala Galatea della Stazione Marittima di Napoli. Attuare la riforma dei porti per includere l’Italia nelle rotte dei traffici internazionali e superare il divario digitale con i competitors per rendere ‘smart’ gli scali italiani. Sono questi gli obiettivi che le nuove Autorità di sistema portuale dovranno raggiungere nel più breve tempo possibile. Una sfida che coinvolge diversi porti italiani, compreso quello di Napoli. 

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La nuova rotta del porto di Napoli. De Magistris: “Per il rilancio serve un cambiamento radicale”

Il presidente dell’Autorità portuale di Napoli sarà nominato entro fine estate o al massimo a ridosso dell’autunno. Lo ha detto il sindaco, Luigi de Magistris, che martedì ha avuto un incontro a Roma con il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio. Al ministero, ha spiegato il primo cittadino, si sta lavorando “per una complessiva riorganizzazione tecnica del porto e non solo alla nomina del presidente perché si avverte la necessità di un cambiamento radicale, complessivo per un rilancio forte che metta insieme tutte le istituzioni: Governo, Regione e Comune”. Continua a leggere

Porto di Napoli: dall’Europa 115 milioni per migliorare sicurezza e infrastrutture

La Commissione Ue ha dato il via libera per un investimento di 115,6 milioni di euro di cofinanziamento dal Fondo europeo di sviluppo regionale (su un investimento totale di 154 milioni) per migliorare sicurezza, infrastrutture e condizioni ambientali del porto di Napoli. Il progetto prevede il ripristino del bacino principale, il completamento della rete fognaria, e la pulizia dell’area portuale. Inoltre l’uso dell’energia solare permetterà allo scalo di lavorare in modo più efficiente, riducendo l’inquinamento dell’aria, mentre la riorganizzazione dei collegamenti tra il centro città e l’hinterland accrescerà il traffico merci su rotaia. Continua a leggere

Code troppo lunghe al porto di Napoli, i trasportatori chiamano il Gabibbo

Al Porto di Napoli potrebbe arrivare anche il Gabibbo. Il personaggio di Striscia la Notizia è stato infatti chiamato in causa direttamente dagli autotrasportatori, esasperati dalle lunghe attese a cui sono costretti da anni. Ore e ore di coda ai terminal, che determinano un aggravio di costi e una perdita di competitività. Come spiega informazionimarittime.it, dopo anni di disagi, promesse mancate e silenzi da parte di tutti, Fai Napoli ha deciso di scrivere al Gabibbo e al corrispondente locale Luca Abete.  Continua a leggere

Il fermo al porto fa ripartire la legalità. 200 committenti firmano il contratto

L’iniziativa degli autotrasportatori del porto di Napoli aderenti alla Fai  che hanno deciso di sospendere i servizi di trasporto per i committenti che non fossero  stati disponibili  a concludere contratti scritti  allineati alle previsioni legislative dell’art 83 bis (legge 127/2010) , ha consentito di raggiungere risultati incoraggianti: infatti sono stati siglati in meno di 48 ore oltre 200 contratti. Continua a leggere

Il porto di Napoli si ferma: niente trasporti a chi non rispetta i costi di sicurezza

Basta viaggi per i committenti che non rispettano i costi minimi di sicurezza. Lo hanno deciso i trasportatori del porto di Napoli che da mercoledì 8 febbraio assicurano “il proprio servizio solo a coloro i quali si impegneranno a rispettare la legge attraverso la conclusione di contratti di trasporto regolari con la normativa sulla sicurezza”. La decisione è arrivata dopo che le associazioni che rappresentano la committenza hanno deciso di disertare un incontro organizzato per martedì proprio per discutere del tema dei costi per la sicurezza.  Continua a leggere

I mali del porto di Napoli? Carenze infrastrutturali e organizzative

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Strutture carenti, disorganizzazione nella gestione (per uscire dal porto gli autotrasportatori affrontano code di oltre quattro ore che poi vanno a incidere in maniera pesante sui costi del trasporto e sul rispetto delle ore di guida e di riposo): il trasporto via mare in Italia potrebbe essere una straordinaria opportunità, ma tutto viene vanificato dall’incapacità dell’uomo a sfruttare questa possibilità, come sottolinea Ciro Russo, presidente della Fai provinciale di Napoli, che da due anni indica ai responsabili dell’Autorità doganale una possibile soluzione. Semplicissima, sulla carta, difficilissima, a quanto pare, da attuare. A conferma che spesso in Italia fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare…