Quanto è credibile il Movimento 5 Stelle? Ecco perché sarà il nuovo ponte di Genova a dirlo

Il nuovo ponte di Genova non è un’infrastruttura decisiva solo per l’economia del capoluogo ligure, della Regione, dell’Italia: sul nuovo ponte di Genova viaggia anche  la credibilità futura del Movimento 5 Stelle. Basta leggere un brevissimo lancio d’agenzia, che riporta le dichiarazioni non di un grillino qualunque, ma del capo politico del M5s e viceministro all’Interno, Vito Crimi, per farlo comprendere a chiunque, primi fra tutti gli elettori di Di Maio & Co: “Il #PonteDiGenova non deve essere riconsegnato nelle mani dei Benetton. Non possiamo permetterlo. Questi irresponsabili devono ancora rendere conto di quanto è successo e non dovrebbero più gestire le autostrade italiane. Su questo il @Mov5Stelle non arretra di un millimetro”. Parole che pesano come pietre. Continua a leggere

Ponte di Genova, il “miracolo” della ricostruzione record non può accadere di nuovo? Invece deve

“La straordinaria rapidità con cui si è arrivati a ricostruire il ponte di Genova rendono quel modello indiscutibile. È la dimostrazione che le grandi opere pubbliche si possono fare in fretta e bene. Seppure con gli adeguamenti e gli adattamenti necessari, quello schema non solo è replicabile: è un dovere farlo perché è è l’unico vero modo per raggiungere più obiettivi insieme: modernizzare le infrastrutture italiane, dare lavoro e rilanciare l’economia. Ad affermarlo è Raffaella Paita, capogruppo di Italia Viva in Commissione Trasporti alla Camera, secondo la quale “l’insistenza del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli nel dire che il modello Genova non é replicabile è dal nostro punto di vista inspiegabile. Continua a leggere

Il Ponte di Genova? Dovrà viaggiare nel futuro ma anche nel passato, per non dimenticare

Il nuovo ponte di Genova, destinato a sostituire il cavalcavia Morandi crollato uccidendo 43 innocenti, dovrà consentire a persone e merci di viaggiare nel migliore dei modi ma dovrà anche rappresentare un costante viaggio nella memoria, per chi ci salirà in futuro, per non dimenticare l’immane tragedia. Lo ha ripetuto  a decine di genovesi incrociati per strada, l’ingegner Giorgio de Cani, lecchese, mentre con l’aiuto di un carrellino  trasportava il plastico del suo progetto, uno dei 40 presentati alla commissione che dovrà decidere quale nuova infrastruttura realizzare. Un progetto, chiamato il Ponte del cuore, raccontato, insieme ad altri progetti protagonisti della “gara” (che dovrebbe vedere un responso entro il 10 dicembre) nell’edizione del  Tgr Liguria delle 14 (cliccate qui per vedere il video) Continua a leggere

Nuovo ponte di Genova, ecco chi deciderà quale sarà scelto fra i progetti presentati

Quale progetto verrà scelto fra quelli presentati per la ricostruzione del Ponte Morandi? A deciderlo sarà un collegio esterno, composto da docenti universitari, ingegneri, architetti, professionisti del settore e un solo dirigente del Comune di Genova. Della “giuria” faranno parte, fra gli altri,  Gianni Bartoli, ingegnere e docente all’Università di Firenze; Enrico Bona, architetto e docente all’Università di Genova e Pietro Croce, ingegnere ed esperto nella costruzione di ponti, docente all’Università di Pisa e già membro del pool di periti che ha affiancato il Comune di Genova nella fase dell’emergenza dopo il crollo del viadotto. Continua a leggere