La tecnologia sale a bordo delle auto ma ci fa salire sempre più spesso anche i ladri

La pandemia provocata dal Covid-19 ha avuto diversi “effetti collaterali: la maggior parte negativi, ma alcuni decisamente positivi. Per esempio l’abitudine a usare meno l’auto, oppure la diminuzione di furti di quattroruote. Due “conseguenze positive” di un  evento tragicamente negativo che stanno però perdendo il loro effetto. Lo testimoniano le code e gli ingorghi tornati d’attualità; lo provano i dati  di un’indagine curata dall’Osservatorio di LoJack, (società americana parte del colosso CalAmp leader nei servizi telematici e nel recupero di veicoli rubat)i elaborata prendendo in considerazione gli oltre 400mila dispositivi installati a bordo di veicoli in circolazione sulle nostre strade.  Un’analisi che rivela come dopo il calo vissuto nel 2020 e nella prima parte del 2021, lo scorso anno i furti d’auto siano tornati a crescere Continua a leggere

Auto usata? Se era stata noleggiata prima d’acquistarla controllate la sua carta d’identità

Una vera e propria carta d’identità dell’auto, che consente al momento della vendita di certificarne lo stato di salute. A offrirla è la nuova soluzione telematica progettata da LoJack, società del Gruppo CalAmp attiva nel settore delle soluzioni telematiche per l’automotive e nel recupero dei veicoli rubati, per soddisfare le esigenze dei fleet manager, semplificando la gestione e l’utilizzo del parco auto aziendale attraverso l’analisi in tempo reale di tutti i principali indicatori del veicolo. Continua a leggere

Il ladro d’auto è sempre più tecnologico. Dopo 36 ore dal furto ritrovare la vettura è un’impresa

Trentasei ore. È questo il tempo a disposizione per ritrovare l’auto rubata. Dopo un giorno e mezzo, le speranze si riducono e le possibilità di non vedere più la propria vettura crescono sensibilmente. Lo spiega LoJack, società specializzata nel recupero di beni rubati, presentando l’analisi “L’evoluzione dei furti d’auto”. Anche in questo settore, il mondo è cambiato, con il vecchio “topo d’auto” che ha lasciato il posto a “un business più organizzato e professionale, promosso da bande criminali più o meno strutturate, spesso con ramificazioni anche all’estero”. Ladri in gradi di utilizzare tecnologie innovative e di mettere ko anche gli antifurti satellitari. Continua a leggere