Ministro Lupi, che delusione. Trasportatori pronti allo scontro sul caso Ilva

“Le mancate risposte da parte del Governo ai gravi problemi che colpiscono gli operatori dell’autotrasporto per la crisi Ilva, rischiano di sfociare in forme di protesta spontanee e incontrollabili. Le insoddisfacenti parole del ministro ai Trasporti e alle Infrastrutture Maurizio Lupi, che non danno certezze agli autotrasportatori creditori dell’Ilva, potrebbero favorire nei prossimi giorni l’esplosione di ulteriori manifestazioni sul territorio nazionale”. Ad affermarlo sono i responsabili delle principali associazioni di autotrasporto, Anita, Fai Conftrasporto, Cna Fita, Fisi Confetra, Confartigianato Trasporti e Sna Casartigiani, che dopo aver ascoltato le risposte fornite dal ministro all’esponente di Forza Italia, Luca Squeri, nel corso del Question time, hanno diffuso immediatamente un comunicato in cui  annunciano “di non escludere iniziative di protesta ancora più forti se nella prossima settimana non dovessero essere trovate soluzioni concrete”.

I Tir marciano su Taranto. S’infiamma la protesta per i mancati pagamenti Ilva

Una marcia dei tir verso Taranto: è questa la  nuova “arma” impugnata dagli autotrasportatori dell’indotto Ilva per protestare contro il mancato pagamento dei servizi di trasporto da parte del gruppo siderurgico. La marcia di protesta, organizzata per giovedì 5 febbraio sulla statale 100 e la statale 106,  è stata decisa dopo una riunione tra i rappresentanti di categoria degli autotrasportatori e gli stessi camionisti, che pretendono il pagamento entro 30 giorni almeno di una parte delle spettanze. Una decisione che alza ulteriormente il tiro della protesta, dopo che nelle ultime ore era stato consentito solo a una trentina di mezzi mezzi di varcare la portineria imprese del Siderurgico per il rifornimento delle merci. Continua a leggere