Autotrasporto, 250 milioni in arrivo: chi inquina meno avrà più soldi

Finanziamenti per 250 milioni di euro, aiuti soprattutto alle aziende che proteggeranno l’ambiente rinnovando la flotta dei propri Tir ed eliminando i mezzi più inquinanti, sviluppo delle autostrade del mare: è quanto contenuto nel maxiemendamento alla legge di stabilità che attende il semaforo verde dal Governo, una decisione attesissima dal mondo dell’autotrasporto come spiega il presidente nazionale di Fai Conftrasporto Paolo Uggè. Clicca qui per vedere il video dell’intervista.

Ponte sullo Stretto, un’occasione persa? Uggè: “Temo non ci siano le condizioni”

“Siamo certamente favorevoli” al Ponte sullo Stretto ma “temo che non ci siano le condizioni”. Lo ha detto il presidente di Conftrasporto, Paolo Uggè, al primo Forum Internazionale a Cernobbio. “Era inserito nel Corridoio 1 Palermo-Berlino ed era finanziato sostanzialmente dall’Unione Europea”, ha aggiunge Uggè. Continua a leggere

Un ministero per il Sud? Potrebbe servire a far accelerare le infrastrutture

Allungare la filiera logistica delle merci provenienti dal sistema portuale; migliorare l’accessibilità alle aree urbane; diminuire il trasporto su gomma. Sono questi i principali obiettivi messi a fuoco dal recente convegno organizzato da Confcommercio per rilanciare la competitività del Paese e predisporlo alle nuove sfide che con le prossime aperture dei valichi alpini determineranno un importante e rilevante incremento nei traffici di merci e persone. Obiettivi condivisibili che richiedono una svolta nelle scelte in materia di politica dei trasporti: senza un disegno generale e senza sapere cosa privilegiare e come farlo risulterà infatti impossibile far imboccare all’Italia la strada della ripresa. Continua a leggere

Fermo dei Tir? “Conftrasporto punirà il Governo non per una colpa, per tutte”

“Sì alla protesta, con un fermo dell’autotrasporto, ma solo come risposta a un Governo che non dovesse dare, in tempi rapidi, risposte concrete a tutte le richieste avanzate dal mondo dell’autotrasporto, risposte che il ministero ai Trasporti aveva garantito come certe nel protocollo d’intesa siglato nei mesi scorsi e che, a tutt’oggi, non ha mantenuto. Molte perplessità, invece, su una protesta indetta in risposta solo alla vicenda delle spese non deducibili, perché rischierebbe di essere una scelta destinata a indebolire invece che a rafforzare l’unione delle rappresentanze sindacali”. È un messaggio chiaro quello che Paolo Uggè, presidente nazionale di Fai Conftrasporto, ha fornito ai giornalisti che, all’indomani del consiglio nazionale della federazione, gli hanno chiesto quali fossero state le decisioni emerse dall’assemblea, quali le risposte da dare a un Governo che, una volta di più, ha tradito la parola data. Continua a leggere

Sconti ai caselli autostradali. Uggé: “Confetra non sa di cosa parla”

“Dichiarazioni fatte da chi non conosce ciò di cui sta parlando? Volontà di fare disinformazione? Semplice superficialità dettata dal fatto magari di trovarsi a commentare una realtà alla quale si è poco interessati, visto che chi ha rilasciato quelle dichiarazioni si occupa principalmente di intermediazione e rappresenta dunque imprese che non possiedono neppure un Tir?” Sono diverse le ipotesi avanzate da Paolo Uggè, vicepresidente di Confcommercio e presidente di Conftrasporto, per commentare le dichiarazioni con le quali i rappresentanti di Confetra hanno messo sotto accusa l’attuale regime degli sconti autostradali a favore degli autotrasportatori definendo scandaloso il fatto che ” il meccanismo sia tale che dei 200 milioni stanziati ogni anno dallo Stato un buon terzo vada a finanziare le associazioni di categoria che con le loro società di servizi si frappongono tra le autostrade e i trasportatori” e sostenendo che “‘in una fase delicata di spending review il Governo dovrebbe concedere gli sconti ai trasportatori direttamente al casello recuperando molte decine di milioni di euro da destinare a finalità più nobili”. Continua a leggere

Autotrasporto, l’invasione arriva da Est. Uggè: “Delocalizzazione selvaggia”

La quota di merci su gomma che entrano in Italia con i “nuovi trasportatori” dell’Est europeo supera ormai il 47 per cento rispetto al 7 per cento del 2003. Lo ha spiegato al convegno “L’Italia disconnessa” il vicepresidente di Confcommercio e presidente di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè. La quota degli autotrasportatori italiani è attualmente intorno al 15 per cento; nel 2003 era al 33 per cento. Continua a leggere

Trasporto su strada, rotaia e via mare: l’Italia può ripartire soltanto da qui

Una lista di proposte concrete e realizzabili, analizzate dagli “addetti ai lavori” per sorpassare i tanti problemi che affliggono il mondo del trasporto merci. A presentarla ufficialmente al Governo, assente ingiustificato al convegno di Confcommercio intitolato “L’Italia disconnessa” al quale ha preso parte solo un esponente dell’opposizione, Vincenzo Gibiino, è stato il vicepresidente nazionale dell’associazione, Paolo Uggè, che ha voluto sottolineare non solo l’importanza di agire ma anche quella di farlo in fretta. Continua a leggere

Autotrasporto, 73 imprese su 100 iscritte a un’associazione. La preferita è la Fai

Il 73,2 per cento delle imprese di autotrasporto italiane aderisce a un’associazione di categoria. Il 70,5 per cento si riconosce nella Fai Conftrasporto. I dati emergono dalla ricerca che Format Research ha effettuato tra le imprese di autotrasporto e logistica e che è stata presentata all’assemblea generale della Federazione autotrasportatori italiani. Dati di assoluta rilevanza, soprattutto se letti insieme ai risultati dell’analisi sul grado di soddisfazione delle imprese associate: il 77,7 per cento degli intervistati si è detto infatti “molto o abbastanza soddisfatto” del lavoro svolto dalla federazione per rappresentarli. Continua a leggere

Autotrasporto, Fai Lombardia chiede alla Regione di non fermare gli Euro 3

Dillo alla lombardia FaiLe carenze infrastrutturali fermano le aziende d’autotrasporto. E il possibile divieto di circolazione dei veicoli Euro 3 farebbe crescere i costi di un settore già provato dalla crisi economica e dalla concorrenza sleale. Sono questi alcuni dei temi trattati da una delegazione di Fai Lombardia, guidata dal presidente regionale Antonio Petrogalli e da Angelo Sirtori, presidente di Fai Milano, Lodi e Monza Brianza, che ha partecipato alla manifestazione “Dillo alla Lombardia”. Continua a leggere

Ministro Lupi, che delusione. Trasportatori pronti allo scontro sul caso Ilva

“Le mancate risposte da parte del Governo ai gravi problemi che colpiscono gli operatori dell’autotrasporto per la crisi Ilva, rischiano di sfociare in forme di protesta spontanee e incontrollabili. Le insoddisfacenti parole del ministro ai Trasporti e alle Infrastrutture Maurizio Lupi, che non danno certezze agli autotrasportatori creditori dell’Ilva, potrebbero favorire nei prossimi giorni l’esplosione di ulteriori manifestazioni sul territorio nazionale”. Ad affermarlo sono i responsabili delle principali associazioni di autotrasporto, Anita, Fai Conftrasporto, Cna Fita, Fisi Confetra, Confartigianato Trasporti e Sna Casartigiani, che dopo aver ascoltato le risposte fornite dal ministro all’esponente di Forza Italia, Luca Squeri, nel corso del Question time, hanno diffuso immediatamente un comunicato in cui  annunciano “di non escludere iniziative di protesta ancora più forti se nella prossima settimana non dovessero essere trovate soluzioni concrete”.

Lo Stato permette che l’Ilva non paghi i trasportatori, loro devono pagare lo Stato?

La crisi dell’Ilva ha coinvolto pesantemente anche molti operatori del mondo del trasporto che per mesi hanno assicurato la movimentazione delle merci nonostante le gravissime difficoltà causate dal dover sostenere i costi senza ricevere alcun corrispettivo. Migliaia di viaggi garantiti da imprese che hanno pagato stipendi e contributi ai dipendenti e che hanno dovuto versare l’Iva sulle fatture nonostante non fossero onorate. Dimostrando, con i fatti, la volontà di condividere i sacrifici pur di evitare che il gruppo siderurgico, già in crisi finanziaria, dovesse sospendere le consegne, nella consapevolezza che se le merci restano sui piazzali l’impresa chiude. Come è stata ripagata questa disponibilità? Con poco o nulla. Continua a leggere

I Tir marciano su Taranto. S’infiamma la protesta per i mancati pagamenti Ilva

Una marcia dei tir verso Taranto: è questa la  nuova “arma” impugnata dagli autotrasportatori dell’indotto Ilva per protestare contro il mancato pagamento dei servizi di trasporto da parte del gruppo siderurgico. La marcia di protesta, organizzata per giovedì 5 febbraio sulla statale 100 e la statale 106,  è stata decisa dopo una riunione tra i rappresentanti di categoria degli autotrasportatori e gli stessi camionisti, che pretendono il pagamento entro 30 giorni almeno di una parte delle spettanze. Una decisione che alza ulteriormente il tiro della protesta, dopo che nelle ultime ore era stato consentito solo a una trentina di mezzi mezzi di varcare la portineria imprese del Siderurgico per il rifornimento delle merci. Continua a leggere

Trasportatori non pagati dall’Ilva, per loro niente pagamento di Iva e contributi?

“Il Governo non sta facendo nulla, nemmeno si degna di dare una risposta a imprese che da mesi lavorano senza essere pagate. Questo è un comportamento degno di un Governo credibile? Cosa si aspetta per intervenire? Forse che la sospensione dei servizi di carico e scarico delle merci attuato dagli autotrasportatori veneti si estenda anche alle altre sedi del Gruppo siderurgico?”. Così il presidente nazionale di Fai Conftrasporto, Paolo Uggé, ha commentato la decisione delle imprese di autotrasporto che lavorano per l’Ilva di Porto Marghera di interrompere l’attività  per “rendere pubblico il disagio già denunciato in passato”, come hanno scritto in una lettera inviata alla prefettura e alla questura di Venezia Gianluigi Satini, presidente regionale della Fai,  Sergio Barsacchi, segretario regionale di Cna Fita e Luciano Tieghi, segretario provinciale di Confartigianato trasporti Venezia. Continua a leggere

Francia, non ci sarà una nuova tassa per i tir stranieri che viaggiano sulle sue strade

Non ci sarà alcun bollo a pagamento per i tir stranieri che attraversano la Francia. Lo ha deciso il ministro delle Finanze Michel Sapin, che ha clamorosamente bocciato la proposta avanzata dalla collega Ségolène Royal, ministro dell’Ecologia. Un nuovo durissimo colpo per l’ex compagna del presidente Francois Hollande, “stroncata” anche dai giornali francesi per nulla teneri nel raccontare il nuovo fallimento del ministro dell’Ecologia già costretta a rinunciare all’annunciata ecotassa sui camion. Continua a leggere

Uggé: “La Francia vuole tassare solo i Tir stranieri? Una proposta irrealizzabile”

“Proporre di tassare solo i veicoli stranieri che attraversano il proprio territorio, come proposto dalla Francia, è destinato a restare solo un esercizio di fantasia. È una proposta irrealizzabile, perché  incompatibile con le norme europee. Chiunque oggi voglia proporre nuove possibili “regole del gioco” per il proprio Paese deve prima tenere conto del fatto che siamo in una Comunità europea e che occorre fare i conti, se si vogliono evitare delle figuracce, con le regole che l’Europa si è data. E questo vale anche per alcune fantasiose proposte recentemente avanzate da un’associazione di autotrasporto italiana”. Così il presidente nazionale di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè, ha commentato l’annuncio di un possibile bollo a pagamento per i tir stranieri che attraversano la Francia. Continua a leggere