Riparte il progetto di tracciabilità dei rifiuti. Speriamo faccia tesoro degli errori del Sistri

Dopo un lungo periodo di transizione sembra ripartire il progetto della tracciabilità dei rifiuti che era stato introdotto con il Sistri, il sistema informatico nato con l’obiettivo di combattere le ecomafie. Una ripartenza che dovrà obbligatoriamente seguire strade diverse da quelle percorse in passato, considerando le inefficienze del sistema che hanno pesato in particolar modo sulle imprese di autotrasporto che hanno subito più di altre l’onere di una scelta effettuata senza tener conto che i mezzi che si muovono sulle strade hanno particolarità e specificità diverse da chi produce o smaltisce tali rifiuti.

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Trasporto dei rifiuti, arriva
un sistema di controllo informatico

“Legalità, trasparenza, risparmio, semplificazione, informatizzazione. Sono questi gli obiettivi a cui puntiamo con l’introduzione del Sistri, il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti speciali”: con queste parole il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, ha presentato il nuovo sistema di controllo del trasporto del rifiuti. “Una massa di rifiuti, oltre 147 milioni di tonnellate all’anno, il 10 per cento dei quali pericolosi – prosegue la nota del Ministero – che richiedono precisi adempimenti per lo smaltimento. Sono gli stessi rifiuti su cui hanno costruito una parte del loro business le ecomafie, affari criminali per il territorio e per la salute pubblica. D’ora in poi ogni rifiuto speciale potrà essere seguito in qualsiasi fase della filiera produttiva, dalla produzione allo smaltimento”. Continua a leggere