Crisi Artoni: per i dipendenti ci sono gli aiuti, ai trasportatori che fornivano servizi invece nulla?

La crisi del Gruppo Artoni, esplosa ormai un anno fa, sembra aver imboccato una strada destinata a rasserenare, almeno in parte (grazie all’accordo che  assicura la cassa integrazione), oltre un centinaio di ex-dipendenti dell’azienda di autotrasporti, ma la stessa cosa non può certo dirsi per gli autotrasportatori ai quali Artoni ha appaltato in passato moltissimi lavori. Circa 2500 lavoratori dell’indotto per i quali non c’è alcuna garanzia di pagamento e per i quali il presidente della Fai Conftrasporto Lombardia, Antonio Petrogalli, chiede alle istituzioni di intervenire attraverso “idonei strumenti per sostenere anche questi lavoratori per evitare un dramma sociale che investe tutto il territorio nazionale”. Continua a leggere