Ventimila posti di lavoro messi a rischio dai costi impazziti di metano e biometano?

Metano e biometano con le attuali quotazioni internazionali non hanno più alcun margine di economicità rispetto ai carburanti tradizionali e le ripercussioni dell’attuale crisi dei prezzi sta avendo su un comparto, che conta oltre un milione di veicoli a gas naturale circolanti sul territorio nazionale, di cui circa 2.000 camion a Gnc, 3.800 a Gnl e 5.000 autobus, oltre a 1.500 stazioni di rifornimento, di cui 110 di Gnl, potrebbero essere gravi per una filiera che “vale” oltre 20 mila posti di lavoro. Ad affermarlo sono i responsabili di Federmetano, Assogasmetano e Ngv Italy che hanno inviato una nota congiunta al presidente del Consiglio dei ministri, al ministro dello Sviluppo economico e al ministro della Transizione Ecologica chiedendo l’apertura di un tavolo tecnico di settore. Continua a leggere