Chi va in bicicletta è un maleducato: “Bisogna investire in formazione”

Ciclisti ecologici, ma maleducati e incuranti del Codice della strada. L’allarme giunge direttamente dalla rete. Chi si muove sui pedali spesso non rispetta i segnali stradali, i semafori, utilizza i marciapiedi e viaggia di notte senza luci. “Maleducato è il ciclista che sfreccia sui marciapiedi reclamando strada a colpi di campanello”, si legge sul blog di Paolo Pinzuti di #salvaiciclisti sul Fatto Quotidiano, “esattamente come maleducato è l’automobilista che in autostrada ti si attacca al paraurti posteriore e ti chiede di spostarti insistendo sulla leva degli abbaglianti”.  Continua a leggere

Un italiano su quattro viaggia con cane e gatto: attenzione a come si trasportano

In viaggio in auto con cane e gatto. Ma anche con pappagalli, conigli e furetti. Arrivano le vacanze e molti italiani lasciano le città per raggiungere le località di villeggiatura. Spesso e volentieri in compagnia dei loro amici animali, che in numero sempre maggiore viaggiano con i padroni. Secondo un’indagine di Direct Line, quasi un italiano su quattro quando si sposta per lunghi viaggi porta con se il proprio animale domestico. Il 24 per cento degli intervistati ha infatti dichiarato di avere un animale che lo segue durante i viaggi in auto. Sono soprattutto le donne (55 per cento) ad avere questa abitudine rispetto agli uomini (39 per cento). Continua a leggere

Le biciclette vanno anche contromano, rivoluzione viabilistica a Roma

Doppio senso per le biciclette nelle strade a senso unico per tutti gli altri mezzi, estensione massima delle zone a limite 30 chilometri orari, installazione di rastrelliere per le biciclette non più sui marciapiedi ma a bordo strada, al posto oggi normalmente destinato alle automobili. È una vera rivoluzione quella che sta per vivere il centro storico di Roma, dopo un accordo siglato tra il presidente del I municipio, Orlando Corsetti, e gli attivisti del movimento #salvaiciclisti, insieme a rappresentanti di Legambiente.  Continua a leggere

Pericoli in moto, la rischiosa tentazione italiana di mandare sms ed e-mail

Mandare sms oppure e-mail con il telefonino mentre si guida. Un’abitudine rischiosissima che non coinvolge incredibilmente soltanto gli automobilisti, ma anche i motociclisti. Un occhio alla strada e uno allo schermo del telefono anche quando si è in moto. E in questa nuova “moda” che gli italiani si guadagnano il premio di “maggiori indisciplinati”. È stato stimato come l’uso del telefono cellulare mentre si guida faccia correre gli stessi rischi di quando ci si mette alla guida sotto l’effetto di droghe e alcol.  Continua a leggere

Revisione auto, spesi 2,5 miliardi in un anno. Multe salate per chi non la fa

Nel 2011 gli italiani hanno speso 2,5 miliardi di euro per la revisione obbligatoria dell’auto. Una cifra in crescita – del 9,8 per cento – rispetto al 2010 dovuta in gran parte all’aumento del numero delle vetture chiamate a revisione, che sono state 13.403.836 e cioè il 7,6 per cento in più rispetto al 2010. Più contenuto il costo unitario delle revisioni e delle operazioni di prerevisione, vale a dire quegli interventi che si sono resi necessari per permettere alle vetture di superare i controlli previsti.  I dati in questione sono stati elaborati dall’Osservatorio Autopromotec, la struttura di ricerca di Autopromotec, la più specializzata rassegna espositiva internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico. Per elaborare la stima, l’Osservatorio Autopromotec ha fatto riferimento a dati Istat e a quelli del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.  Continua a leggere

Vetri dell’auto rotti, attenzione alle multe: si rischiano sanzioni fino a 119 euro

Viaggiare con un vetro rotto può costare caro. Meglio ripararlo in fretta perché in caso di controllo si rischiano multe da 80 a 119 euro e la decurtazione di punti dalla patente. Molti, però, sono gli automobilisti che non fanno subito sistemare i cristalli rischiando sanzioni, ma anche mettendo a repentaglio la sicurezza di guidatori e passeggeri. Su 40 milioni di autoveicoli in circolazione in Italia, infatti, ogni anno circa 2 milioni subiscono una rottura dei cristalli e solo 1,2 milioni di automobilisti intervengo sul danno.  Continua a leggere

L’educazione stradale entri nelle scuole: lo chiede l’89 per cento degli italiani

“Mio figlio ha 8 in matematica, 7 in italiano, ma 4 in educazione stradale; oggi va a ripetizione dal nostro vicino di casa che fa il vigile urbano”: questo colloquio tra genitori potrebbe essere reale nel prossimo futuro, dato che ben l’89 per cento degli italiani vorrebbe che l’educazione stradale venisse insegnata anche sui banchi di scuola. Secondo quanto dichiarato dall’Osservatorio sui servizi di Linear, la compagnia assicurativa online del gruppo Unipol, la sicurezza stradale è diventata un argomento fondamentale nella vita degli italiani tanto che, adulti e studenti, vorrebbero poter imparare a scuola le regole per un corretto comportamento sulla strada. Continua a leggere

Codice della strada: telefonino, velocità e divieto di sosta i “peccati” degli italiani

Divieto di sosta, mancato rispetto della precedenza, eccesso di velocità. Gli italiani rispettano sempre meno il Codice della strada. Secondo il 19° Rapporto Aci-Censis aumentano le trasgressioni confessate dagli automobilisti, sia quelle a basso rischio di incidentalità (divieto di sosta +9 per cento, occupazione corsia mezzi pubblici +5 per cento, violazione Ztl +3 per cento), sia quelle più pericolose (sorpasso a destra +5 per cento, superamento limiti di velocità +15 per cento, cellulare senza vivavoce +25 per cento). E per quanto riguarda le multe?  Continua a leggere

Morti sulle strade, in Italia 4.000 vittime l’anno. È il Paese peggiore d’Europa

Per aumentare la sicurezza sulle strade il cammino è ancora lungo. I dati, infatti, sono decisamente preoccupanti. Nel 2010 in Italia gli incidenti stradali hanno causato la morte di 4.090 persone, il numero più alto dei 27 Paesi dell’Unione europea. “È necessario intervenire in maniera decisa con misure che contrastano efficacemente questa strage”, ha detto il segretario generale della Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale, Umberto Guidoni. “Inoltre, nei casi in cui gli incidenti stradali sono causati da gravi violazioni delle regole della strada, si deve prevedere una fattispecie normativa che regoli il reato di omicidio stradale”.  Continua a leggere

È in ritardo a un appuntamento, perde 72 punti dalla patente in cinque minuti

Era in ritardo a un appuntamento di lavoro. E, per non far aspettare il cliente, si è lanciato in una folle corsa che gli è costata 72 punti della patente e una multa di 3.200 euro. In soli cinque minuti un elettricista bergamasco ha infatti rischiato di investire tre persone e collezionato una serie di infrazioni, 13 per la precisione, da record.  Continua a leggere

La cabina è solo per tre posti, bambina trovata nel cassone del camion

“Nel vano di guida non c’era posto per tutti e quattro”. È questa l’incredibile spiegazione fornita ai Nos della Forestale di Arezzo da tre kosovari, due uomini e una donna, che stavano viaggiando con la figlioletta chiusa nel cassone del loro furgone. Nel vano destinato al carico la temperatura era di circa 33 gradi centigradi e le condizioni igieniche raccapriccianti. Aperto il portellone gli uomini del Nucleo operativo speciale si sono trovati di fronte la piccola esausta, provata dal caldo e dal lungo e scomodo viaggio. Il vano di carico era chiuso del tutto e non comunicante con la cabina di guida. Continua a leggere

Multe, c’è più tempo per i ricorsi: il termine passa da 30 a 60 giorni

Se avete ricevuto a casa la notifica di una multa, ora avete un tempo maggiore per decidere se pagare, oppure presentare ricorso davanti al prefetto o il giudice di pace. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, tramite un’ordinanza della sesta sezione civile. Ora sono sessanta e non più trenta i giorni disponibili per impugnare la cartella esattoriale, nei casi in cui il verbale non sia mai stato notificato al trasgressore. Continua a leggere

Bambini in automobile, tanta confusione e poca sicurezza

Spesso sono i genitori a sgridare i figli. In questo caso, invece, sono i genitori che meriterebbero una tiratina d’orecchie. Quando si tratta del trasporto dei bambini in auto, infatti, la confusione sui comportamenti da adottare regna sovrana, con grande pericolo per i più piccoli. Una ricerca condotta dall’istituto Nextplora per l’Osservatorio sui Servizi di Linear Assicurazioni, la compagnia online del Gruppo Unipol, fotografa una situazione decisamente preoccupante. Molti automobilisti non sanno che l’utilizzo dei sistemi di ritenuta è sempre obbligatorio con i bambini di statura inferiore a un metro e mezzo, ma sono confusi tra regole in disuso e convinzioni proprie. Continua a leggere

Patente a ore e multe a rate, ecco cosa dice il Codice della Strada

La circolare del Ministero dell’Interno dello scorso aprile e relativa al recepimento delle direttive europee in materia di patenti di guida fa chiarezza su due novità introdotte dalla modifica del Codice della strada, ossia la patente a ore e la possibilità di pagare le multe a rate. La patente a ore viene concessa dal prefetto e si tratta di un’autorizzazione a guidare in determinate fasce orarie, per esempio per recarsi sul posto di lavoro e per un massimo di tre ore. Il prefetto può concedere la deroga (a chi è stata sospesa la patente) solo per violazioni non a carattere penale. Rientrano quindi gli stati d’ebbrezza con un tasso alcolemico inferiore a 0,8 grammi per litro. Per chi supera tale limite il reato diventa penale. Continua a leggere

L’idea dell’Onu: Un piano mondiale per ridurre i morti sulle strade

È stata presentata in Italia mercoledì mattina la campagna dell’Onu per ridurre gli incidenti stradali nel decennio 2011-2020. Come spiega l’Aci in un comunicato, l’intento delle Nazioni Unite è quello di sollecitare un piano mondiale di interventi a lungo termine per sensibilizzare i Governi nazionali ad adottare provvedimenti in grado di ridurre il numero dei morti sulle strade. Senza tali interventi, gli incidenti diventeranno la quinta causa di morte nel mondo entro il 2030 (oggi sono la nona), mietendo più vittime dell’Aids e di varie malattie tumorali: oltre 2,4 milioni morti. Ogni giorno muoiono 3.500 persone sulle strade del mondo, per un totale di oltre 1,3 milioni di morti e 50 milioni di feriti ogni anno. Continua a leggere