Inquinamento e Tir: le emissioni si combattono con le idee e non con le ideologie 

Philip Roth, uno dei più grandi scrittori statunitensi, sosteneva che le ideologie riempiono la testa della gente e compromettono una lucida osservazione della vita. Una scarsa lucidità di analisi nella quale rischiano di incappare soprattutto esponenti politici più “nuovi”, giovani e inesperti. Come la giovane deputata europea del Movimento 5 stelle che nel corso di un intervento nel Parlamento europeo sul tema dell’ambiente, accendendo l’attenzione sul “bollino rosso” per il clima e indicando nel settore dei trasporti il pericolo pubblico numero uno, quello “che più di tutti ha aumentato le sue emissioni negli anni”, ha ribadito l’importanza di spingere sull’acceleratore per stimolare l’elettrificazione dei mezzi pesanti nuovi”, che “servirà anche a proteggere la salute degli europei e a rafforzare la sicurezza energetica dell’intero continente”. Continua a leggere

Camion, in vigore la norma Euro 6. Tajani: Mezzi puliti da esportare in tutto il mondo

Camion e bus diventano sempre più ecologici. Anche perché dal 31 dicembre è entrata in vigore la nuova norma Ue, la cosiddetta Euro 6, per camion e bus di nuova generazione, che dovranno essere meno inquinanti dei modelli attuali, gli Euro 5. I nuovi requisiti prevedono una riduzione dell’80 per cento delle emissioni di ossidi di azoto e del 66 per cento del particolato rispetto ai livelli fissati nel 2008. Gli standard tecnici fissati da Bruxelles avranno un impatto positivo non solo sull’ambiente e la salute, ma anche sull’industria automotive europea, che sarà così più competitiva.  Continua a leggere

L’idea dell’Unione europea: tassare i Tir per il rumore e l’inquinamento

Un’altra tassa sta per piombare sul mondo dell’autotrasporto. Oggi, la commissione Trasporti del Parlamento europeo ha infatti adottato un compromesso per tassare i camion con un peso superiore alle 3,5 tonnellate per i rumori e l’inquinamento prodotto lungo i grandi assi viari dell’Unione europea. Il compromesso sulla cosiddetta “eurovignetta”, secondo quanto rende noto il gruppo dei Socialisti e democratici del Parlamento, apre ora la strada al negoziato tra il Parlamento e il Consiglio Ue per trovare un accordo che consenta di evitare la procedura di conciliazione. Continua a leggere