Vuoi fare il camionista? Devi fingerti romeno. È questo il titolo dell’articolo scritto da Giuliana De Vivo e pubblicato nell’edizione di oggi de Il Giornale per raccontare come, nell'”Italia che finisce fuori strada” gli autisti italiani siano “costretti a iscriversi ad agenzie interinali dell’Est. Con meno diritti per loro e meno introiti per il fisco”. Un articolo inchiesta per denunciare come chi oggi fa questa professione non solo sia pagato meno, ma anche spogliato di assistenza sanitaria e di contributi pensionistici. “Una nuova schiavitù strutturata”, denuncia il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti, che “lede i loro diritti ma sottrae anche soldi alle casse dello Stato. E rischia di contribuire alla crisi di un intero comparto, quello del trasporto su gomma, su cui viaggia l’80 per cento delle merci in Italia”, considerato che “la nuova schiavitù sconfina verso Est, nelle agenzie del lavoro di Polonia, Romania, Repubblica Ceca, Slovenia, dove i camionisti italiani ora vanno a iscriversi autodelocalizzandosi. Continua a leggere
Archivi categoria: Autotrasporto
Navigazione articolo
Dhl Express punta su Milano Malpensa, inaugurato il nuovo Hub internazionale
Un investimento di 3,8 milioni di euro, una superficie di 11.620 metri quadrati, 70 posti di lavoro tra diretti e indiretti: sono alcuni dei numeri del nuovo Hub internazionale di Dhl Express inaugurato mercoledì mattina all’aeroporto di Milano Malpensa. Ci saranno nuovi collegamenti con l’Europa e con gli Stati Uniti e Hong Kong “che permettono di rispondere in modo ancora più flessibile alle esigenze di business delle imprese del nord ovest Italia”, spiegano dal gruppo. Continua a leggere
Uggé: “Difficile salvare l’Ilva se non si salva chi trasporta i suoi prodotti”
“Assurda e non più sostenibile”. Così il presidente di Fai Conftrasporto Paolo Uggè ha definito la situazione nella quale si trovano i tanti operatori del trasporto merci che da mesi lavorano per il gruppo siderurgico Ilva senza essere pagati. “Una situazione assurda e insostenibile perché stiamo parlando di imprese che hanno sopportato i costi, corrisposto gli stipendi e contributi ai lavoratori e versato l’Iva su fatture mai saldate, e che oggi non sono nella condizione di assicurare i servizi”, ha spiegato Paolo Uggè, evidenziando il pericolo che così “i prodotti non vadano in consegna e il salvataggio dell’Ilva vada in fumo”. Come intervenire? Secondo il presidente di Fai Conftrasporto (ma anche vicepresidente di Confcommercio) occorre percorrere una sola strada: quella della “sospensione dei versamenti fiscali e previdenziali e della prededucibilità del credito. Continua a leggere
Ministro Lupi, che delusione. Trasportatori pronti allo scontro sul caso Ilva
Lo Stato permette che l’Ilva non paghi i trasportatori, loro devono pagare lo Stato?
La crisi dell’Ilva ha coinvolto pesantemente anche molti operatori del mondo del trasporto che per mesi hanno assicurato la movimentazione delle merci nonostante le gravissime difficoltà causate dal dover sostenere i costi senza ricevere alcun corrispettivo. Migliaia di viaggi garantiti da imprese che hanno pagato stipendi e contributi ai dipendenti e che hanno dovuto versare l’Iva sulle fatture nonostante non fossero onorate. Dimostrando, con i fatti, la volontà di condividere i sacrifici pur di evitare che il gruppo siderurgico, già in crisi finanziaria, dovesse sospendere le consegne, nella consapevolezza che se le merci restano sui piazzali l’impresa chiude. Come è stata ripagata questa disponibilità? Con poco o nulla. Continua a leggere
Il camionista chef ha lasciato il volante, Carmine si dedicherà soltanto ai fornelli
Gli inflessibili giudici del più noto talent show di cucina lo hanno eliminato, ma Carmine Giovinazzo (omonimo dell’attore Usa reso celebre da Csi), 30enne di Codevigo, camionista, ha deciso: lascerà il volante per i fornelli. L’autotrasportatore veneto, originario di Gioia Tauro, sposato e padre di due bimbi, si era qualificato per la fase finale di MasterChef. Una popolarità che ora lo spinge a realizzare quello che è stato il suo sogno da sempre, ossia vivere di cucina. Da ragazzino per aiutare il padre aveva rinunciato agli studi all’alberghiero. Preparare i piatti è però sempre stato al centro dei suoi pensieri quotidiani. Continua a leggere
I Tir marciano su Taranto. S’infiamma la protesta per i mancati pagamenti Ilva
Una marcia dei tir verso Taranto: è questa la nuova “arma” impugnata dagli autotrasportatori dell’indotto Ilva per protestare contro il mancato pagamento dei servizi di trasporto da parte del gruppo siderurgico. La marcia di protesta, organizzata per giovedì 5 febbraio sulla statale 100 e la statale 106, è stata decisa dopo una riunione tra i rappresentanti di categoria degli autotrasportatori e gli stessi camionisti, che pretendono il pagamento entro 30 giorni almeno di una parte delle spettanze. Una decisione che alza ulteriormente il tiro della protesta, dopo che nelle ultime ore era stato consentito solo a una trentina di mezzi mezzi di varcare la portineria imprese del Siderurgico per il rifornimento delle merci. Continua a leggere
Terzo valico, trasporto nave gomma: Savona e Imperia vogliono “muoversi”
Ilva, autotrasportatori allo stremo. Iniziata la terza settimana di protesta
Continua la protesta degli autotrasportatori dell’indotto Ilva, che presidiano con i propri Tir la portineria imprese dello stabilimento di Taranto per chiedere il pagamento degli arretrati. Oggi è iniziata la terza settimana di protesta e le imprese di autotrasporto sono ormai allo stremo. Intanto Anita, Fai Conftrasporto, Cna Fita, Fisi Confetra, Confartigianato Trasporti e Sna Casartigiani hanno scritto al premier Matteo Renzi e al ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi per chiedere misure concrete per l’autotrasporto. “Occorrono”, scrivono le associazioni, “certezze immediate in relazione ai crediti già maturati e liquidità per continuare a prestare i servizi di trasporto e salvaguardare l’attività produttiva dell’Ilva”. Continua a leggere
Camionista ubriaco al volante in Svizzera costretto a tornare in Italia in treno
Sulle strade della Svizzera non si scherza, lo sanno bene gli autotrasportatori italiani. I limiti ci sono e vanno rispettati, difficile pensare di farla franca. Un particolare che probabilmente è sfuggito a un camionista 41enne bulgaro, ma residente in Italia, alla guida di un autoarticolato, anch’esso con targa italiana, fermato in autostrada, in Canton Ticino, diretto verso il Gottardo. L’uomo aveva un tasso alcolico di oltre 1,40 grammi per litro. Continua a leggere
Ilva, l’autotrasporto chiede certezze: “Garantire immediatamente la liquidità”
“Le imprese hanno bisogno di certezze immediate per recuperare i crediti finora maturati e liquidità per poter continuare a prestare i servizi e salvaguardare l’attività produttiva dell’Ilva. Pertanto le associazioni degli autotrasportatori chiedono con forza che il Governo si faccia portatore delle legittime istanze della categoria con provvedimenti straordinari, anche di natura finanziaria e fiscale, per garantire l’immediata liquidità necessaria agli operatori per assicurare il funzionamento degli impianti”. Continua a leggere
Colle della Maddalena, basta chiusure grazie al piano di distacco delle valanghe
Anche Fai e Fai Service supportano il Pidav, il piano di distacco artificiale delle valanghe che riguarda il Colle della Maddalena, il valico alpino che segna il confine tra Italia e Francia. Il piano è stato ideato per evitare la chiusura del valico durante i mesi invernali. “Siamo molto soddisfatti che sia stata sottoscritta una convenzione per l’attivazione del Pidav, Piano di distacco artificiale delle valanghe in caso di nevicate copiose”, ha spiegato Tiziana Revelli, segretario provinciale di Fai Cuneo. Continua a leggere
Burocrati insensati. Fai Piemonte contro chi chiude i trafori per pochi fiocchi di neve
Pochi fiocchi e molti disagi. È bastata una manciata di parole a Bruno Graglia, presidente regionale per il Piemonte di Fai Conftrasporto per dimostrare al prefetto di Torino Paola Basilone e al presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino quanto inutilmente dannosa sia stata la decisione di interdire i trafori autostradali al traffico pesante nella nottata di ieri in previsione di precipitazioni nevose. Un’ordinanza che in una lettera inviata oltre che a prefetto e presidente della Regione anche al presidente nazionale di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè, Bruno Graglia definisce insensata e scondiderata visto che “per una intera notte la mobilità transfrontariera tra il Piemonte e la Francia è stata sospesa sulla base della previsione di precipitazioni, nemmeno di particolare intensità, a prescindere dalla reale esigenza e senza tener conto della durata effettiva dell’evento atmosferico. Continua a leggere
Squeri: “Il ministro Lupi intervenga per sbloccare i pagamenti Ilva ai trasportatori”
“Il ministro dei Trasporti ascolti le imprese di autotrasporto i cui servizi prestati all’Ilva di Taranto non sono stati pagati dall’azienda”. A chiederlo, nell’immediata vigilia dell’incontro fissato al ministero dello Sviluppo Economico tra i rappresentanti delle associazioni di categoria degli autotrasportatori, i tre commissari straordinari dell’Ilva Piero Gnudi, Corrado Carruba ed Enrico Laghi e la dirigenza del ministero, è il deputato di Forza Italia Luca Squeri, in un’interrogazione in cui spiega che il decreto finalizzato a estendere all’Ilva le procedure della cosiddetta Legge Marzano lascia irrisolte “le criticita’ che si sono manifestate nell’indotto, dovute ai mancati pagamenti dell’Ilva, con particolare riferimento alle imprese di autotrasporto che hanno eseguito dei servizi per l’azienda”. Continua a leggere
Autotrasportatori non pagati da mesi dall’Ilva: fissato un incontro al ministero
Oltre 300 imprese di autotrasporto che da mesi lavorano per l’Ilva e che da mesi non vengono pagate; un credito vantato di circa 15 milioni di euro solo per l’acciaieria di Taranto; decine di autotrasportatori che da giorni manifestano nella città pugliese sostando con i propri tir davanti la portineria C dello stabilimento siderurgico. Impossibile continuare a stare a guardare di fronte a una situazione simile che rischia di surriscaldarsi fino a diventare incandescente esattamente come l’acciaio nelle fonderie. E infatti, anche se con colpevole ritardo, il Governo ha deciso di muoversi, convocando per giovedì 29 gennaio al ministero dello Sviluppo Economico un incontro tra i rappresentanti delle associazioni di categoria degli autotrasportatori, i tre commissari straordinari dell’Ilva Piero Gnudi, Corrado Carruba ed Enrico Laghi e la dirigenza del ministero per affrontare la situazione delle imprese di autotrasporto che lavorano con il siderurgico. Continua a leggere