Strada Facendo

“Vivere senz’aria per un anno? Alle gomme dei nostri camion ha fatto davvero benissimo”

A chi guida un’impresa e decide di attuare nuove strategie, di percorrere nuove strade con l’obiettivo di ottenere dei miglioramenti, scoprire, tempo dopo, che il traguardo è stato raggiunto non può che regalare una grande soddisfazione. Destinata a essere ancora più grande una volta scoperto che anche i propri collaboratori hanno apprezzato quella scelta. Giovanni Andrioletti, imprenditore al volante della propria impresa di autotrasporti, con sedi a Vertova e Seriate, in provincia di Bergamo, e a Gorizia, ha provato una soddisfazione “davvero molto grande” scoprendo che la sua decisione, adottata nell’ottobre 2023, di rivoluzionare il sistema di gonfiaggio degli pneumatici della propria flotta di mezzi (sostituendo la “normale” aria con una miscela di gas capace, come gli era stato spiegato, di diminuire l’usura delle stesse gomme ma anche del consumo di carburante aumentando contemporaneamente la sicurezza) era stata promossa a piedi voti dai propri autisti, da chi le conseguenze delle nuove strategie aziendali le vive in prima persona ogni giorno. “Autisti che hanno potuto toccare con mano innanzitutto la stabilità delle pressioni degli pneumatici”, conferma Giovanni Andrioletti oggi, a un anno esatto dalla “svolta aziendale” approvando come “assolutamente positivo il bilancio del primo anno” vissuto utilizzando Securpneus, miscela di gas tecnici a base di azoto già da tempo utilizzata per gonfiare le ruote degli aerei a quelle delle auto di Formula 1 fornitagli da Siad, azienda italiana leader  nel mondo per la produzione di gas industriali e medicali. “Innanzitutto abbiamo avuto la conferma che la pressione dell’azoto rimane senza dubbio invariata all’interno dello pneumatico per lungo tempo”, spiega Giovanni Andrioletti: “Dopo sei mesi, la maggior parte degli pneumatici aveva la stessa pressione iniziale, oppure leggermente inferiore (0,1/0,2 atmosfere) ma solo in pochi casi e con le differenze di pressione imputabili al danneggiamento o all’ usura delle valvole, oppure a piccole forature. Inoltre gli autisti hanno notato un maggior comfort di guida dovuto proprio a un’usura maggiormente regolare degli pneumatici, anche se per la valutazione complessiva di quest’ultimo aspetto vanno sempre considerate anche altre variabili derivanti dalla meccanica dei mezzi, come per esempio ammortizzatori usurati, equilibratura, convergenza che possono influire negativamente. Riguardo invece al discorso sicurezza i nostri autisti sono concordi nell’affermare che nei casi di scoppio avvenuti e causati dal danneggiamento degli pneumatici dovuto alla presenza di oggetti contundenti sul manto stradale o per l’impatto con altri ostacoli, come marciapiedi, o cordoli di rotatorie, la deflagrazione ha avuto un’intensità inferiore rispetto a quello degli pneumatici gonfiati con aria compressa. Ma  hanno avuto anche la piacevolissima conferma che, grazie al gonfiaggio con la miscela di gas, non c’è pericolo di innesco d’incendio, senza la fiammata classica dello scoppio, eliminando possibili rischi per chi viaggiava a fianco del nostro automezzo in quell’istante. Il dato relativo al miglioramento dei consumi di carburante? Premesso che non è facilmente leggibile con precisione, a causa dei tanti fattori in gioco, rimane comunque la nostra convinzione che l’azoto migliori anche la spesa per il gasolio”. Un bilancio del primo anno d’attività dunque positivo, confermato da un’ultima annotazione: “la possibile installazione nelle nostri sedi di serbatoi fissi, rispetto all’attuale noleggio del pacco bombole, per verificare se questo possa in qualche modo ridurre nel tempo l’incidenza del costo del gonfiaggio di ogni singolo pneumatico, rispetto a quello attuale. Una nuova decisione che stiamo valutando”.

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