E’ l’ora della verità per il caso Brennero: l’Europa si è accorta che i divieti sono una priorità

E’ stato necessario attendere mesi, subire il silenzio dell’Unione europea di fronte a denunce che qualunque persona dotata semplicemente di buon senso avrebbe raccolto immediatamente, a manovre che apparivano chiaramente come violazioni e come concorrenza sleale ma finalmente qualcosa sembra muoversi: il “caso Brennero”, esploso dopo i divieti di circolazione dei mezzi pesanti in transito in Tirolo imposti unilateralmente dal Governo austriaco, sta per essere esaminato dal Consiglio dei Ministri dei Trasporti dell’Unione europea . A confermarlo sono i vertici di Anita che in un comunicato stampa annunciano che “la questione, più volte denunciata dalla stessa associazione negli ultimi anni, è finalmente entrata nell’agenda delle priorità delle istituzioni europee. In occasione della prossima riunione del Consiglio dei ministri dei Trasporti dell’Unione europea che si terrà il 1° giugno 2023 in Lussemburgo, infatti, l’Italia e altri Stati membri prenderanno una netta e decisa posizione in merito all’annosa questione che da troppo tempo sta danneggiando le imprese italiane che esportano verso i Paesi europei e con esse le imprese di trasporto merci che transitano attraverso il corridoio del Brennero”. “Siamo molto soddisfatti che finalmente gli Stati membri abbiano deciso di prendere una netta posizione nei confronti degli inaccettabili divieti di circolazione imposti dall’Austria “, ha dichiarato il presidente di Anita Thomas Baumgartner, senza dimenticare di denunciare, una volta di più, il tempo perso per strada:  “ troppo tempo”, ha affermato il numero uno di Anita, trascorso a “ denunciare un’inspiegabile e immotivata discriminazione nei confronti delle imprese di autotrasporto italiane che ogni giorno, passando attraverso il corridoio del Brennero, contribuiscono alla movimentazione delle merci in entrata e in uscita dal nostro Paese. L’Italia esporta oltre il 60 per cento della propria produzione attraverso i valichi alpini. La decisione del nostro Paese di prendere una decisa posizione di condanna nei confronti del Governo austriaco è necessaria per garantire al made in Italy la competitività nei mercati del nord Europa. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini con questa misura, oltre a proteggere le imprese del settore dell’autotrasporto merci contro la discriminazione austriaca, garantisce il libero scambio delle merci all’interno della Comunità Europea, pilastro fondamentale per il funzionamento del mercato unionale  e confido che questa sia la strada giusta per potere,  una volta ristabilita la legalità, trovare assieme le soluzioni adatte per far collimare le esigenze degli Stati di questa importante arteria con quelle dell’intero sistema economico italiano, in un contesto di massima tutela ambientale.” Il comunicato stampa termina sottolineando che “Anitasi augura che, in occasione della riunione del Consiglio dei ministri dei Trasporti , gli Stati membri dell’Unione europea si dimostrino coesi e determinati nel chiedere alla Commissione una giusta e più che motivata azione di condanna nei confronti di un Governo che, da ormai parecchi anni, viola il principio di libera circolazione delle merci nel territorio unionale e danneggia in maniera considerevole le realtà imprenditoriali che operano nel pieno rispetto delle normative comunitarie vigenti”.

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