Il grande cuore dei trasportatori: in prima fila anche nella corsa per aiutare l’Emilia Romagna

Fai: tre lettere che per moltissimi, nel mondo dell’autotrasporto, vogliono dire Federazione autotrasportatori italiani. Ma, allo stesso tempo, anche un invito a fare, soprattutto se si sono emergenze da affrontare e di fronte alle quali il mondo dell’autotrasporto non è mai stato indifferente, pronto a partire immediatamente per portare aiuti. Come testimonia l’iniziativa avviata all’indomani dall’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna dalla Fai di Bergamo, terra conosciuta  in tutta Italia e non solo per  la bellezza del suo borgo medievale, la “Città alta” difesa da possenti mura,  o le sue montagne che in alcuni casi la fanno sembrare un angolo di Trentino Alto Adige, certo, ma anche, e anzi spesso soprattutto, per  la capacità dei suoi abitanti di lavorare e  fare impresa e per il grande cuore, appunto, per la disponibilità, quasi unica, a rimboccarsi le maniche per soccorrere chi è più in difficoltà.  Come le vittime dell’alluvione che ha messo in ginocchio l’Emilia Romagna per le quali la Fai bergamasca ha avviato una raccolta di fondi  insieme con la sua società di servizi,  Sinergie & Servizi srl. Un’iniziativa diffusa  nelle oltre 350 imprese associate  attraverso un messaggio tanto semplice quanto immediato e significativo: l’immagine di una spiaggia con disegnato un cuore e la scritta Fai arrivare il tuo aiuto all’Emilia Romagna. Con l’Invito Fai, in evidenza, utilizzando il logo della Federazione che ha la fortuna di poter avere, fra i propri collaboratori, un dipendente che oltre a essere preparatissimo in  materia di trasporti e logistica, vanta anche un curriculum come grafico e creativo.  Un invito immediatamente raccolto dalle imprese associate che in poche ore hanno fatto lievitare le donazioni, aperte dalla stessa Fai Bergamo e da Sinergie & servizi Srl,  superando quota 30 mila euro. E con prospettive di veder incrementare ulteriormente i fondi da mettere a disposizione per gli alluvionati considerate le numerosissime telefonate arrivate in federazione, fatte da titolari e collaboratori di imprese  che già in passato avevano dimostrato di possedere un  cuore grande “intervenendo” concretamente”. Come, per esempio, per la pandemia da Covid, o per la guerra in Ucraina, facendo giungere risorse al ministero della Salute , nel primo caso, per farmaci e vaccini, e  facendo giungere alle popolazioni invase dalla Russia interi tir carichi di cibo e altri aiuti. Dimostrando il grande cuore di Bergamo e, in particolare, quello del mondo dell’autotrasporto bergamasco che anche all’indomani dell’alluvione in Emilia Romagna ha risposto “presente”. Dimostrando, come tiene a sottolineare Maura Baraldi, direttrice della Fai Bergamasca, “ancora una volta la capacità di sapersi  distinguere per la solidarietà verso persone  in difficoltà”. Una frase scritta nella lettera che la direzione di Fai Bergamo ha inviato, insieme con la bellissima grafica “inventata” da Mattia Baldis, a tutte le imprese associate e che si conclude con una frase perfetta per riassumere  la generosità dei bergamaschi: “certo che farai il possibile per aiutare l’Emilia Romagna”.

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3 risposte a “Il grande cuore dei trasportatori: in prima fila anche nella corsa per aiutare l’Emilia Romagna

  1. Dirvi bravi sarebbe riduttivo. Quando penso al concetto di solidarietà penso a quello che avete fatto e che state facendo. Al di là del contributo è il sentimento che colpisce. Grazie, razie e ancora grazie. Siete grandi.

  2. Apro stradafacendo e leggo che la Fai nazionale punta i riflettori sul Ponte sullo Stretto (mentre strade e autostrade, ponti e gallerie cadono a pezzi…..) e, poco sotto, che una Fai locale (Bergamo) raccoglie fondi per aiutare chi sta annegando nelle difficoltà…. E mi viene da pensare che una è l’emblema dell’Italia che non vorremmo più vedere, dei megacantieri sui quali la politica corrotta può mangiare miliardi di euro e che non vede come il Paese abbia bisogno invece delle piccole cose, delle “normali” manutenzioni ordinarie che impediscano a ponti e gallerie, per esempio, di crollare (con gente che racconta come tutto fosse assolutamente prevedibile nel 2010, visto che era stato detto in una riunione!!!!! ma con tutti che tacevano per mantenersi il posto di lavoro….) mentre la seconda è l’Italia che fa. Nel suo piccolo, rimboccandosi le maniche, senza autocelebrarsi in eventi che magari si sarebbero potuti evitare ( per devolvere magari le cifre sicuramente non basse spese per andare a Taormina alle popolazioni emiliane?). Leggere notizie diverse offre spunti di riflessione…. Buon lavoro a tutti

  3. Bergamo (e in particolare la sua “componente” di autotrasportatori) non perde occasione per dimostrare il suo grandissimo cuore. Complimenti alla Fai di Bergamo e a tutte le altre Fai in Italia che hanno voluto contribuire ad aiutare l’Em lia Romagna in questo momento di gravissima difficoltà emergenziale

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