L’Agenzia delle Entrate dà i numeri che fanno “vincere” all’autotrasporto i rimborsi sul gasolio

Per moltissimi il numero 6989 non ha probabilmente alcun significato. Per il mondo dell’autotrasporto invece vuol dire molto: è il “numero magico” che dà accesso al  credito d’imposta per l’acquisto di gasolio utilizzato proprio per l’esercizio delle attività di trasporto. Un codice, istituito il 9 novembre dai responsabili dell’Agenzia delle entrate,  che nella  compilazione del modello F24 dovrà essere utilizzato nella sezione  “Erario”, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a credito compensati” per ottenere  il contributo, sotto forma di credito d’imposta appunto,  quantificato nel  28 per cento  della spesa  sostenuta nel primo trimestre del 2022, per l’acquisto del gasolio impiegato in veicoli, di categoria euro V o superiore, al netto dell’Iva e, ovviamente, comprovato dal fatture d’acquisto. Un  beneficio utilizzabile esclusivamente in compensazione utilizzando il  modello F24  tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate  a cui, sempre per via telematica, il   ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti  sta trasmettendo  l’elenco delle imprese ammesse al beneficio e l’importo del credito concesso, comprese le eventuali variazioni e revoche anche parziali. Sarà sempre l’Agenzia delle Entrate a verificare  che l’ammontare del credito utilizzato in compensazione non ecceda l’importo indicato dal ministero, caso in cui il modello F24 potrà essere scartato.

7 risposte a “L’Agenzia delle Entrate dà i numeri che fanno “vincere” all’autotrasporto i rimborsi sul gasolio

  1. Comunque a fine anno, avendo tolto lo sconto accise usuale di 22 cent sostituito con il 28% dell’importo speso per 3 mesi, le aziende di trasporto avranno il 6/7% di contributi in meno rispetto alla legislazione precedente. Quindi a noi in realtà lo Stato in questo momento di crisi non ha dato ASSOLUTAMENTE NIENTE. Inoltre dal prossimo gennaio se non rimetteranno il contributo di 22 cent/litro far viaggiare ogni mezzo ci costerà 5/6000€ in più all’anno. E i trasportatori tutti zitti??? E le associazioni tutte zitte??? Nessuno che propone iniziative per evitare questo disastro???

    • Ugge’ ha detto che va tutto bene. Se non va tutto bene sta lavorando per voi. Se ancora non vi andasse bene siete degli ingrati. Il suo ragionamento non fa una grinza, ovviamente, ed e’ l’ennesima dimostrazione della vera utilita’ di queste associazione di categoria. Mediare tra Stato e imprese, per evitare problemi e massimizzare i profitti dei clienti.

  2. Sia Roberto che Alessandra, ma non sono nuovi, sparano inesattezze a non finire. Forse converrebbe loro contattare qualche associazione preparata che forniranno loro notizie più aggiornate. Quando smetteremo di sparare proprie posizioni senza compiere le verifiche. Troppo comodo e molto scorretto.

    • Alle 11,45 la piattaforma non era ancora abilitata. Lo è stata dal tardo pomeriggio. Trovo che quando si istituisce un codice tributo e ne viene data ampiamente notizia, sia corretto abilitarlo immediatamente.

    • … ed è mia abitudine, comunque, ammettere gli errori senza ” sparare” . L’arroganza non mi appartiene, il fervore sì. Ad maiora sig. Paolo.

  3. No scorretto è lei. Non è complicato quindi mi specifichi, se riesce, per favore che cosa ,in quello che ho scritto sopra, è inesatto visto che io le cose che scrivo le vivo sulla mia pelle e quando ne ho parlato in associazione nessuno ha potuto contestarle. E’ la seconda volta che mi dà del disinformato senza argomentare. p.s. se ci fossero notizie più aggiornate che cambiano così tanto il quadro perchè non sono state comunicate?

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