Stangata autovelox, ma gli strumenti a bordo dei camion dicono che rispettavano i limiti

Tarare uno strumento significa metterlo in grado di misurare qualcosa con precisione, come per esempio nel caso della velocità di un’auto o di un altro mezzo “controllato” da un autovelox. Ma tararlo male può anche voler dire trasformarlo in uno strumento “tarato” che, come spiegano le enciclopedie, ha qualche tara, soffre di anomalie. In altre parole diventa un po’ menomato, ritardato. E’ quanto accaduto a un misuratore di velocità installato sulla strada provinciale Rivoltana nel territorio di Rodano in direzione Milano? Il sospetto è forte come conferma un’improvvisa escalation di segnalazioni fatte da diversi autotrasportatori di aziende diverse alla Fai (la Federazione autotrasportatori italiani) di Bergamo, denunciando come negli ultimi tempi molti mezzi  pesanti siano stati multati per aver superato i limiti di velocità quando in realtà viaggiavano ben al di sotto dei 70 chilometri orari imposti in quel tratto di strada.Con l’autovelox che in molti casi avrebbe segnalato un inesistente eccesso di velocità di 15 o addirittura 20 chilometri orari in più. Come testimoniato dai dati del dispositivo di tracciamento satellitare montato a bordo dei camion e dai tachigrafi, “prove” che diverse imprese hanno immediatamente esibito ai responsabili delle federazione affidando loro la pratica per il ricorso contro le multe ingiustificate. O, forse, giustificabili da un errore nella taratura dello strumento che sarebbe stato sottoposto a una manutenzione proprio poco tempo fa, guarda caso in perfetta coincidenza con il rilevamento di serie di eccessi di velocità?

13 risposte a “Stangata autovelox, ma gli strumenti a bordo dei camion dicono che rispettavano i limiti

  1. Non è la prima volta che si legge di un autovelox che “tarocca” la velocità, ovviamente a danno dei cittadini (e con il forte sospetto, almeno da parte mia, che gli impianti siano stati “volutamente” tarati per stangarci). La domanda sorge spontanea: perché, visto che ogni associato ha, sul camion, strumenti in grado di “smascherare” gli autovelox tarati male e che i dati di dispositivi satellitari e tachigrafi digitali vengono forniti alle associazioni di categoria per fare il ricorso, i responsabili delle associazioni non si mettono a raccogliere questi dati e li analizzano creando una banca dati che consenta di mettere nel mirino quelle amministrazioni “fuorilegge” (esistono fortissime probabilità, credetemi, che ce ne siano in circolazione…..) ? Magari raccogliendo le “prove” per fare una bella class action? Sono questi i “servizi” che uno si aspetta dall’associazione, in cambio della quota che paga, non che vengano spesi per pagare magari un bel convegno in un hotel di lusso dove per due o tre giorni i “grandi esponenti” mangiano bevono e salgono sul palco per parla redi massimi sistemi senza mai venire al dunque….

    • La velocità rilevata dal tachigrafo è l’unico mezzo utile per contestare il verbale. Peccato che per avere questo dato occorra uno strumento supplementare che ha un certo costo: credo € 300 a veicolo. Il dispositivo satellitare invece, non essendo tarabile, non costituisce prova valida della velocità. Trovo invece che il punto sia un altro ma qui dobbiamo ragionare in punta di diritto e io non sono così ferrata: come possono tutelarsi gli automobilisti che non hanno un sistema di registrazione della velocità? Devono accettare a priori le rilevazioni dell’autovelox e considerarlo uno strumento infallibile?

  2. Anche io il 25 luglio sono transitato nel pezzo incriminato… Ieri 9 agosto arrivata per Pec Verbale… velocità 88 limite 80 … 69.00 euro se paghi entro 5 giorni…contro i 90.00 circa se paghi dopo…l’ho pagata …posso fare ricorso???

    • Purtroppo non è possibile fare ricorso perché il pagamento in misura ridotta è un beneficio offerto al contravventore in funzione deflattiva dei procedimenti contenziosi, sia amministrativi che giurisdizionali, alla pari di analoghi istituti presenti in altre discipline processuali, con la conseguenza che la situazione di chi non si avvale del rimedio del gravame per lucrare il beneficio – consentendo alla norma di raggiungere il suo effetto deflativo consistente nell’impedire l’insorgere di qualsiasi contenzioso avverso il verbale di contestazione – non può essere posta a raffronto con quella di chi, invece, si avvale del rimedio”. (sentenza n. 46 del 20 febbraio 2007)

  3. Posso confermare che vi sono autovelox taroccati in quanto a me è arrivata una multa per un autoarticolato che secondo il verbale viaggiava a ben 95 km/h sulla Paullese (km 7+581) quindi a una velocità non raggiungibile in quanto il limitatore non permette di superare gli 89km/h. Ho fatto ricorso al giudice di pace e ho dimostrato con il satellitare (non taroccabile come potrebbe essere per il tachigrafo) che il mezzo viaggiava a 67.5 km /h perfettamente nel limite di 70 km/h presente nel tratto. Il giudice di pace è stato molto rigoroso e ha voluto conoscere diversi particolari e alla fine mi ha annullato il verbale e riconosciuto un rimborso spese. Però mi chiedo: con una differenza di oltre 25 km quanti sono stati sanzionati e quanti hanno perso punti patente pur viaggiando nel rispetto dei limiti in quel tratto?

  4. Anche noi abbiamo ricevuto più multe della Rivoltana, ad un certo punto abbiamo fato delle verifiche più precise e abbiamo fatto ricorso in quanto COMPLETAMENTE sballata la velocità rilevata dall’autovelox e il giudice di pace ci ha dato ragione. Però non ci ha riconosciuto nessun rimborso spese, per quello avremmo dovuto proseguire nel ricorso, ci siamo accontentati dell’annullamento della sanzione (ormai era diventata una questione di principio) ma oggi abbiamo ricevuto un’altra sanzione e anche qua c’è una differenza di 10 km/h rispetto al tachigrafo!!! Fare ricorso richiede comunque tempo e soldi, però non è possibile che ad oggi le associazioni di categoria non siano riuscite ad ottenere un controllo immediato di queste apparecchiature!

  5. Rivoltana maledetta. Sanzione di 69.05 per 1 km di eccesso di cui 10.25 di spese accertamento e notifica. Praticamente è andata in fumo buona parte del guadagno di quel trasporto. Dovremmo applicare noi le spese per le incombenze che sosteniamo per conto dello Stato, dei comuni, delle province e quant’altro. Ecco uno spunto per le nostre associazioni a cui aggiungere la richiesta di taratura biennale degli apparecchi autovelox, speed red e simili, così come è imposto a noi di fare con i tachigrafi.

  6. Alessandra propone alle associazioni di “fare richiesta di taratura biennale degli apparecchi autovelox, speed red e simili, così come è imposto a noi di fare con i tachigrafi”. In realtà esiste già l’obbligo di taratura e verifica delle apparecchiature, e se non ricordo male, ogni anno. oltre al fatto che 1 km di eccesso di velocità è quello che risulta dedotta la tolleranza del 5 per cento con un minimo di 5 km.

  7. Passano i mesi e aumentano le segnalazioni e i ricorsi, purtroppo però lo strumento infernale resta lì. Non è possibile lavorare per pagare verbali ingiustamente, lo strumento è tarato male, sono arrivati verbali con un aumento di km/h tale da dover decurtare i punti dalla patente ed erano FALSI, alcuni nostri ragazzi mantengono una velocità al di sotto dei 65 km/h in questo tratto di strada proprio per evitare ma non conta nulla, il verbale arriva sempre, il tachigrafo e il satellitare certificano la reale velocità a volte anche 15 km/h in meno rispetto a quelli segnalati da verbale. UNO SCHIFO!

  8. Buongiorno, è assurdo come nel 2023 in Italia ci siano Comuni e Province che si impegnano nel trasgredire le leggi per colpire le finanze dei Cittadini. Se non sbaglio, prima di un Autovelox , va messo il limite di velocità per tutti i mezzi in base alla loro classe. Se davanti a un Velox sulla SS336 non presenziato, c’è il limite di 90 KM orari non si può multare un camion che va a 87 KM orari e rendergli nulla un’intera giornata di lavoro.

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