Avviso ai nuovi governanti: “l’autotrasporto ha sei problemi che non possono restare irrisolti”

Sei punti dai quali il nuovo Governo che si insedierà dopo il voto del 25 settembre dovrà “partire” per guidare il mondo dell’autotrasporto italiano verso l’uscita dal tunnel di problemi e difficoltà nel quale viaggia ormai da troppo tempo senza vedere una vera via d’uscita. Sei “manovre” da compiere il più rapidamente possibile che i consiglieri nazionali di Alis, l’associazione logistica dell’intermodalità sostenibile, hanno messo nero su bianco su un documento pronto per essere consegnato al nuovo Governo. Quali sono le priorità individuate dai responsabili dell’associazione presieduta da Guido Grimaldi? Eccole: il potenziamento delle misure incentivanti per l’intermodalità Marebonus e Ferrobonus; l’esclusione delle Autostrade del mare e delle linee di cabotaggio insulare dal sistema di tassazione Ets, “dal momento che, vista l’assenza di tecnologie attualmente valide, rischierebbe di rappresentare solo un’ulteriore imposta a danno del trasporto delle aziende dell’intero settore”; la piena e immediata attuazione della Piattaforma logistica nazionale digitale e l’adozione del Cmr elettronico, ovvero dl documento che prova sia l’avvenuta presa in consegna delle merci sia il loro stato da parte del vettore anche in Italia; la tutela di una rappresentanza di quelle associazioni datoriali effettivamente rappresentative del settore; gli ulteriori incentivi per il rapido ed effettivo ricambio del parco circolante; l’ulteriore modifica dell’articolo 80 del Codice della Strada in materia di revisione dei mezzi pesanti con estensione anche ai veicoli Atp e ai loro rimorchi”. Sei “punti di ripartenza” giudicati strategici e indispensabili per fun nuovo Governo invitato aesplicitamente a garantire “un’attenzione maggiore e uno spazio maggiore nei programmi politico-governativi per il trasporto e la logistica sostenibile, un settore ormai determinante che vale circa il 9 per cento del Pil nazionale e che, considerata la sua strategicità nella vita quotidiana dell’intera economia e dell’intera società, dovrebbe davvero essere riconosciuto e valorizzato.

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