La “moda” di truccare i motorini ha contagiato bici e monopattini. Ma farlo ora costa salato

“Motorini truccati che scippano donne truccate”, cantavano Elio e le Storie Tese al Festival di Sanremo 1996. Chissà, forse se decidessero di fare un a riedizione del brano aggiornata Stefano “Elio” Belisari e gli altri componenti del gruppo musicale nato nel 1980 potrebbero inserirci anche le biciclette a pedalata assistita o i monopattini truccati. Già, perché la “moda” (intramontabile” di potenziare il “cinquantino” di una volta si è estesa anche a questi nuovi protagonisti della mobilità, soprattutto urbana. Un fenomeno preso in esame e affrontato con nuove contromisure dal nuovo decreto del Mims, approvato in via definitiva dalla Camera, che ha equiparato le “biciclette a pedalata assistita manomesse ai ciclomotori, con il conseguente assoggettamento agli obblighi previsti per questi ultimi (targa, assicurazione, patentino) e con la previsione di sanzioni specifiche per chi le modifica e chi le utilizza”. Il che significa multe salatissime, anche a quattro cifre, oltre alla possibile confisca e distruzione del mezzo. Un “giro di vite” che promette si “salire” anche sui monopattini che sono stati inseriti nella “classificazione dei veicoli per assicurare loro un inquadramento giuridico più chiaro”.

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