L’autotrasporto sta per ricevere importanti aiuti, ma la committenza non può speculare su questo

E’ un “carico” di aiuti davvero importante quello che il Governo riuscirà a consegnare al mondo dell’autotrasporto nel 2022: un “carico” del valore di quasi 800 milioni di euro , sommando agli  stanziamenti straordinari recentemente messi  a disposizione dal Governo per sostenere il mondo dell’autotrasporto, per un ammontare di poco meno di 500 milioni, gli “ordinari” di 240 milioni di  euro rappresentati dai trasferimenti dello Stato all’autotrasporto, confermati anche per il triennio 2022/2024 per garantire competitività al settore dei trasporti e della logistica.  A sottolineare l’importanza delle “manovre” compiute dal Governo a sostegno del settore dell’autotrasporto, “ingranaggio fondamentale del sistema produttivo del Paese”, è stato il presidente nazionale di Fai Conftrasporto, Paolo Uggé, che intervenendo alla riunione del Consiglio nazionale della federazione ospitato a Bergamo (anche per ricordare, a due anni dalla scomparsa, il presidente onorario nazionale Duilio Balducchi, vittima del Covid 19, al quale è stata dedicata una messa celebrata proprio nelle aule della Fai bergamasca) ha confermato anche l’ormai imminente “consegna” degli aiuti, prevista entro fine luglio “considerato che ogni aspetto tecnico è stato chiarito”. “Stanziamenti che potranno fornire  una  preziosissima boccata d’ossigeno a migliaia di imprenditori che negli ultimi mesi, proprio a fronte dell’ammontare degli aiuti di Stato, si sono ritrovati a vestire i panni  non solo dei danneggiati  ma anche dei beffati”, ha aggiunto Paolo Uggé, “visto  che sono stati numerosi  i committenti che  hanno chiesto alle imprese addirittura sconti sui viaggi. Non avevano capito (o più probabilmente  fingevano di non capire?) che quegli stanziamenti, seppure importantissimi, rappresentavano solo una parziale  copertura delle pesantissime perdite subite dal settore negli ultimi anni, a causa prima della crisi, globale, poi della pandemia e infine della guerra in Ucraina? Non avevano capito ( o facevano finta di non capire, per una questione di meri interessi personali) che senza poter contare  sulla reale disponibilità di quegli aiuti, moltissime imprese del settore si sarebbero ritrovate in brevissimo tempo a fare i conti con un nuovo peggioramento della propria situazione finanziaria e, in molti casi,  senza,  aver più la forza economica di resistere, come ha recentemente evidenziato anche Giuseppe Cristinelli, presidente della Fai Bergamasca che oggi ci ospita? Chiedere tariffe ribassate  ad aziende in apnea e in attesa di ricevere ossigeno significa solo ricreare le condizioni per farle di nuovo soffocare”, ha concluso paolo Uggé ricordando come la serie di aiuti, quelli destinati al settore e ormai in dirittura d’arrivo rappresenti un’importantissima “svolta” nel cammino dell’autotrasporto , ma solo in attesa di tornare a sedersi immediatamente a un tavolo di trattative “per dare risposta ad  altre domande fondamentali in materia di tempi di attesa sui piazzali, a volte lunghissimi, che non vengono pagati, di  tempi nei pagamenti, di sicurezza stradale  e controlli  che, della sicurezza sulle strade , e non certo dei soli camionisti ma di milioni di viaggiatori, sono il pilastro portante. Temi che verranno affrontati nel corso del primo incontro già messo in calendario per metà luglio dalla  viceministra alle Infrastrutture e mobilità sostenibile Teresa Bellanova alla quale va un particolare ringraziamento per l’impegno personale messo in campo, dimostrando di aver compreso alla perfezione il ruolo strategico  dell’autotrasporto merci per il Paese e la necessità di aiutare a categoria a restare competitiva sul mercato soprattutto quando si è chiamati a dover attraversare una congiuntura economica e sociale difficilissima”.

Foto studio Tm di Tiziano Manzoni 

9 risposte a “L’autotrasporto sta per ricevere importanti aiuti, ma la committenza non può speculare su questo

  1. E come cantava Mina…parole, parole, parole…solo che caro Ugge’ il tempo e’ finito, e anni e anni di “condizionale” tra faremo e sapremo hanno portato questo settore all’assenza di credibilita’, rispettabilita’ e soprattutto all’usura totale dei margini di sopravvivenza. Forse lo capira’ quando il fermo sara’ obbligato e non minacciato. Ma anche allora scommetto, non sara’ colpa sua ma delle pandemie, guerre e cavallette varie.

  2. Lunedi 27 giugno in Francia sono possibili manifestazioni e scioperi nel settore trasporti e logistica per rivendicare l’aumento salariale, il tutto con il supporto dei sindacati. Francia dove un autista gia’ guadagna il 20% in piu’ che da noi, Francia che ha imposto il 50% piu’ di personale francese (non come da noi dove le aziende italiane assumono romeni con contratti romeni e poi si lamentano che mancano autisti) e Francia dove ti viene pagato il lavoro realmente svolto, e non a forfait come da noi con accordi fatti proprio tra aziende e Fai con pagamenti a fasce chilometriche… Ecco Ugge’ puo’ tranquillamente andare là e imparare qualcosa. Sempre che abbia realmente interesse per il settore. O andare avanti a promesse, in attesa che il fermo sia obbligato e non minacciato.

  3. Intanto questi aiuti, che speriamo arrivino almeno entro il 2022, hanno fornito l’occasione per la soppressione dello sconto accise di 0.214€/lt esentasse che avevamo da anni e che hanno evitato il fallimento di molte aziende e ho il timore che una volta tolto col cavolo che ce lo ridaranno e quindi alla fine avranno compensato la mancata riduzione delle accise di 3/4 mesi. Pertanto la nostra situazione sarà decisamente peggiorata in quanto realmente non paghiamo il gasolio 2 € ma quasi 2.3€ ma senza nemmeno ricevere il corrispondente aumento sulle tariffe correlato a questo prezzo reale. Per evitare che questo accada si deve agire ora, subito altrimenti continuiamo a perdere solo per questo motivo il 3.7% sulle tariffe dei pochi clienti che riconoscono l’adeguamento gasolio. Se poi aggiungiamo tutti gli altri costi che stanno esplodendo su pneumatici, ricambi e riparazioni ,oltre ai veicoli che oltre all’aumento non consegnano non sò quante aziende perderemo alla fine dell’anno. Ma tanto se va avanti cosi ci fermeremo lo stesso perchè non avremo più autisti.

  4. Non so se qualcuno ci è o ci fa. I contratti dei dipendenti non sono siglati nè dalla sola Fai nè vengono imposti. Sono il frutto di intese con i rappresentanti dei lavoratori. Poi ci sono persone che forse non capiscono o si divertono a sparare fesserie. E’ giusto che esistano anche loro. Ogni tanto dare aria alla bocca può fare bene.

    • E lei e’ un esperto di dare aria alla bocca, visti I risultati di anni. Gli accordi non verrano imposti ma vengono sottoscritti, pertanto se siglate accordi tra lavoratori e aziende VERGOGNOSI abbiate almeno la decenza di non fare le vittime. Poi ribadisco, parlano I risultati, e visto come sta messo il settore non mi pare ci sia molto da gioire. A dar fiato anni fa denunciai l’abuso di delocalizzazione e agenzie est europa…e guardi ora alla carenza di autisti che ha portato, in quanto non sono stati piu’ formati. Anche allora disse “faremo”. Come lo disse a ottobre, annunciando guerre contro la deroga che permetteva agli autisti stranieri di lavorare anche non vaccinati e agli italiani non vaccinati di essere sospesi. Risultati: niente. Come al solito, la figura di quello.che apre la bocca e basta la fa lei.

  5. Fa impressione (e un po ‘ preoccupa anche) vedere come una persona concentri ormai ogni sua attenzione per cercare di screditare chi, per decenni, ha lavorato per aiutare la categoria, ottenendo spesso importantissimi risultati. Fra brevissimo il settore dell’autotrasporto dovrebbe (il condizionale è d’obbligo, in Italia con la politica mai mettere la mano sul fuoco…..) incassare qualcosa come 800 milioni di euro. Quando le imprese ne avranno usufruito, cosa dirà il signor G? S’inventerà qualche altra scusa per attaccare il suo “bersaglio preferito”, ( caso ormai diventato patologica) ovvero il signor Paolo Uggé che, tra parentesi, è stato uno dei principali artefici del traguardo raggiunto?

    • Dovrebbe…mesi di tavoli, annunci e proclami per poi ricevere una inutile miseria…io non ho bisogno di difensori, io mi baso sui fatti. E negli mesi tra fallimenti, sequestri e scioperi spontanei un minimo di decenza e profilo basso da parte delle associazioni sarebbe d’obbligo. Dato che se il settore ha perso credibilita’ e competetivita’ che le piaccia o meno ne han responsabilita’. Avanti cosi’ complimenti sentiti

  6. Si certo il settore incasserà (forse,vedremo,speriamo) un una tantum di 500/800 milioni ma io temo fortemente lasciando per strada per sempre i 21 centesimi di sconto accise che una volta che sono stati tolti non torneranno e che valgono ENORMEMENTE di più e che sono la sola condizione che ha permesso negli ultimi anni alle aziende di salvare i bilanci Sbaglio?? Di chi sarà il merito??

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